Tra i 2000 e i 7000 euro per modificare le dimensioni del proprio organo genitale. Sempre più uomini si rivolgono al chirurgo plastico su quella che negli Stati Uniti è iniziata come una moda, ma che spesso rivela il disagio di chi vive la propria sessualità in modo solo parziale, insoddisfacente, deprimente o addirittura a fugge da essa. A parlarne, in occasione dell'apertura dell'VIII Congresso Nazionale della Società di Medicina Estetica (SIME) e dell'Accademia Italian di Medicina Anti-Aging (Aimaa), Elena Fasola, microchirurgo e chirurgo estetico e Alessandro Littara, andrologo chirurgo.
“Si calcola che negli ultimi anni si siano sottoposti a questa chirurgia dai 2.000 ai 3.000 uomini (dati del 2011) – spiegano -, mentre negli Stati Uniti siamo a più di 7.000 interventi per anno. Solo nel nostro 'Centro di Medicina Sessuale” di Milano eseguiamo più di 250 procedure per anno”. Per rispondere alle richieste, infatti, dal 2006 il Centro propone la “designer laser falloplastica”, una gamma di procedure chirurgiche “che ha lo scopo di ottenere il miglior risultato, ‘personalizzando’ però la tecnica chirurgica a seconda delle caratteristiche del paziente”.
Negli anni 2010, 2011 e 2012 sono stati operati nel Centro più di 700 uomini, dei quali il 60% sottoposti a procedura combinata di allungamento e ingrossamento del pene (laser falloplastica + lipopenoscultura).
“Numeri – avvertono gli specialisti – che purtroppo hanno fatto 'golà a molti chirurghi, per lo più plastico-estetici, che talvolta senza la necessaria preparazione si sono lanciati in questo tipo di chirurgia, determinando pessimi risultati, estetici ma anche funzionali, e costringendo a reinterventi non più da considerare banali.
I chirurghi che attualmente in Italia hanno una reale esperienza di questa chirurgia, che non si impara nelle scuole di specializzazione, sono solo 3 o 4, anche se su internet sarà possibile trovarne a centinaia”. Di qui, la raccomandazione a “valutare bene il curriculum del chirurgo, chiedere dettagliatamente la descrizione dell'intervento, i materiali utilizzati e, dopo adeguata visita, i possibili risultati e complicazioni, a breve e medio-lungo termine”. L'età media degli operati è di 32 anni, con l'80% tra i 25 e 40 anni, e con un considerevole numero dopo i 50. Anzi il trend in maggiore aumento è senz'altro quello degli over 50. Nel 60% dei casi si tratta di soggetti che vivono un “disagio” (lieve, medio o grave), mentre nel restante 40% il motivo è puramente estetico. Nei giovani prevale, anche se non di molto il motivo estetico, mentre il 70% degli over 30 dichiara di vivere un disagio legato alle dimensioni.
Di solito, spiegano ancora gli specialisti, con l'intervento, si ottiene un incremento in allungamento che va dai 2 ai 4 cm., ma molto dipende dalla consistenza del legamento sospensore che viene reciso con il laser (e successivamente ricostruito). Per l'ingrossamento, il risultato medio è un buon 30% in più della circonferenza, anche se variabilità si possono avere in base a numerosi fattori individuali. (asca)