Boom di top manager della city milanese che rinunciano alla pausa pranzo pur di giocare. Lo rivela il portale internazionale Luckyclic.it, che ha intervistato 150 manager, Amministratori Delegati, Ceo e quadri, che confessano di non saper fare a meno di una giocata online anche se questo significa rinunciare al pasto o consumarlo in ufficio. Stando ai risultati della ricerca, 1 manager su 3 (32% delle preferenze), quando non è occupato in colazioni o riunioni di lavoro, si svaga giocando ai molteplici Casinò virtuali sul web, con le slot che fanno la parte del leone (46%). In media, sono 30 i minuti riservati a questo gioco riducendo vistosamente il tempo consacrato al panino, ormai sempre più consumato davanti al pc. Si tratta prevalentemente di uomini (65%) che ricoprono differenti ruoli manageriali nel settore privato e che vanno dall'AD, al Ceo fino al quadro per una passione ormai trasversale.
Secondo la ricerca voluta da Luckyclic, tra i giochi maggiormente cliccati nei portali dei casino online, dopo le slot, si piazza al secondo posto il Texas Hold'em (32%); seguito dal Black Jack che cattura l'attenzione del 26% degli intervistati. Un comportamento, quello dei manager, che divide il mondo dei dietologi, che esprimo opinioni contrastanti. Secondo Pietro Migliaccio, medico nutrizionista e Presidente Società Italiana scienza dell'alimentazione, ''saltare il pasto o consumarlo frettolosamente è una pessima abitudine perchè evidenzia come si trascuri quello che si immette nel proprio corpo e porta a ingrassare in quanto induce a consumare maggiormente durante i pasti successivi''.
Va oltre Giorgio Calabrese, Nutrizionista dell'università di Alessandria secondo cui, non solo '' è molto negativo perchè non si introduce il cibo che dà la continuità energetica necessaria a chi lavora, con conseguenti effetti sulla qualità della prestazione per cui il lavoro risulterà più difficile e si svolgerà in maniera più grossolana''. Se saltare il pranzo non è ideale per l'equilibrio del proprio corpo, giocare senza esagerare appare invece essere una valvola di sfogo da non sottovalutare''. Di altro avviso è invece il medico Arturo Muti specialista in medicina interna e specializzato in terapia sull'obesità: ''Saltare il pranzo non è necessariamente negativo anzi potrebbe essere curativo, la fame è un riflesso fisiologico e quindi se non c'è abbastanza appetito si può evitare di consumare il pasto. Sempre meglio che cercare del cibo violentando tutto l'apparato gastroenterico. Il comportamento di questi manager è criticabile dal punto di vista psicologico, ma non dietologico''. (asca)