‘Ndrangheta, in manette il superboss Labate

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Due “pesanti” latitanti di 'ndrangheta sono stati arrestati dalle forze dell'ordine. A Reggio Calabria, è finita ieri sera la fuga di Pietro Labate, boss 62enne dell'omonima cosca di 'ndrangheta: dal 2011 era inserito nella lista del ministero dell'Interno dei 100 ricercati più pericolosi, dopo essere riuscito a fuggire all'operazione “Archi”, che condusse all'arresto di numerosi vertici della sua cosca.

A luglio 2012 Pietro Labate è stato condannato in primo grado a 20 anni di reclusione: al momento dell'arresto l'uomo ha tentato invano la fuga ed è statao immobilizzato e ammanettato dagli agenti della Squadra mobile di Reggio Calabria. Giorni prima – ma il fatto è stato reso noto solo successivamente – agenti dell'Antidroga infiltrati nella folla della stazione Termini, a Roma, hanno individuato l'altro boss di 'ndrangheta Francesco Nirta, classe 1987, latitante da dicembre 2012.

L'uomo è stato arrestato dagli uomini del Gico della Guardia di finanza dieci minuti dopo aver lasciato Roma su un treno diretto a Reggio Calabria, dove tentava di confondersi tra i numerosi studenti fuori sede. Invano l'utilizzo di documenti falsi da parte di Nitra che era sfuggito all'esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere per traffico di sostanze stupefacenti emessa a fine 2012 dal Tribunale di Reggio Calabria. (asca)

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