In estate infezioni cutanee più frequenti, l\’allarme dei pediatri

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Le infezioni cutanee in età pediatrica sono molto frequenti e, in particolare durante l'estate, complici il clima caldo-umido e i giochi al parco o in spiaggia, sono tra le cause più comuni che spingono mamme e papà, spesso in preda al panico, a rivolgersi al pediatra di famiglia.

Sebbene la pelle possa sembrare un organo così facilmente esplorabile dal punto di vista clinico, in realtà è una struttura molto complessa e l'aspetto delle lesioni cutanee può variare a seconda della localizzazione delle stesse nella parte più superficiale (epidermide) o nella parte più profonda (derma) della cute.

''Quando si formano lesioni sulla pelle di un bambino, per esempio per una piccola ferita, un graffio o una puntura d'insetto – osserva la Susanna Esposito, Direttore della UOC Pediatria 1 Clinica, Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano e Presidente della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (SITIP) – i batteri possono trovarvi un facile accesso per insediarsi all'interno e dare l'infezione che successivamente potrà diffondersi in altre zone della cute, anche sana, a causa del grattarsi del bambino stesso''.

E spiega. Di fronte ad una lesione della pelle del bambino, bisognerebbe porsi alcune domande: ''Quando è insorta la lesione? Da quanto tempo è presente e come si è modificata? Ci sono sintomi associati, come per esempio febbre, dolore e prurito? Ci sono stati fattori predisponenti, quali l'assunzione di farmaci, l'esposizione alla luce solare, il contatto con allergeni o animali?''.

Le infezioni cutanee più comuni in età pediatrica sono innumerevoli. A cominciare dall'impetigine, che rappresenta circa il 10% di tutti i problemi cutanei pediatrici e, in estate, è favorita dai giochi sulla sabbia per passare alle infezioni micotiche, causate dai miceti o, più banalmente, detti funghi, che possono diffondersi in molte zone del corpo quali il cuoio capelluto o la cute glabra e che richiedono il trattamento con un farmaco antifungino e spariscono spontaneamente nel giro di qualche mese. O alla Candidiasi orale o mughetto, che colpisce circa il 2-5% dei neonati, che contraggono tale infezione durante il passaggio attraverso il canale del parto. L'infezione si può riscontrare anche in bambini più grandi durante trattamenti antibiotici o immunodepressori. E ancora: le verruche cutanee, le lesioni caratteristiche delle infezioni virali da Papillomavirus che riguardano il 5-10% dei bambini; la loro trasmissione è più frequente in quelli che frequentano piscine o docce pubbliche. Nel 50% dei casi le verruche scompaiono spontaneamente entro due anni; il mancato trattamento può, però, provocare la diffusione ad altre sedi del corpo.

Tra le insidie estive per la salute dei bambini, infine, meritano un'attenzione particolare le reazioni da contatto causate dalle punture di meduse e tracine: le prime provocano dolore bruciante e poi prurito intenso, mentre sulla pelle rimane una zona eritematosa ed edematosa con possibile formazione di una bolla; le punture da tracina causano un dolore intenso che può persistere per alcune ore e la sede dell'inoculazione del veleno si presenta arrossato e gonfio.

Spiega l'esperta: dopo una puntura di medusa, è necessario disinfettare con acqua di mare e poi con bicarbonato, medicando, poi la parte con un gel a base di Cloruro Alluminio; nel caso di puntura da tracina, mettere subito il piedino del bambino sotto la sabbia calda o tamponare con acqua bollente, perchè il calore lenisce il dolore provocato dalle tossine velenose. (asca)

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