Gli attacchi delle ultime settimane espressi dalla Lega Nord nei confronti del ministro Kyenge «sono ormai inaccettabili». Lo ha detto lo stesso ministro in una dichiarazione letta a margine della presentazione dello schema di piano triennale contro il razzismo. In vista della sua partecipazione alla festa della Lega Nord, su invito di Zaia, il ministro ha chiesto a «di fermare i suoi militanti altrimenti sarò costretta a declinare l'invito a Milano Marittima».
«I continui e reiterati attacchi da parte di esponenti della Lega Nord – ha detto Kyenge – considero oramai intollerabili, atteggiamenti non consoni a quella che per me è la visione del corretto rapporto tra persone, forze politiche che pur avendo idee diverse, si confrontano sulle idee e non attraverso insulti o pure e semplici sceneggiate come quella avuta ieri presso l'aula consiliare del Comune di Cantù».
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Il ministro dell'Integrazione ha quindi affermato che la sua «disponibilità al dialogo è stata piena e convinta, non rifuggendo a nessun confronto, anche aspro, ma sempre nel pieno rispetto dell'altro. Con questo spirito – ha proseguito Kyenge – ho accettatto volentieri di confrontarmi con il Governatore Zaia alla festa della Lega Nord dell'Emilia Romagna a Milano Marittima il prossimo 3 agosto. Ma ritengo – ha sottolineato il Ministro – che io possa mantenere questo impegno solo se, fin da subito, il segretario nazionale della Lega Nord, Roberto Maroni, farà appello ai suoi militanti, ai suoi dirigenti, affinchè cessino immediatamente questi continui attacchi alla mia persona, attacchi che oltre a ferire la sottoscritta, feriscono la coscienza civile della maggioranza di questo paese.
Se questo non avverrà, o se da qui ai giorni che ci separano dall'appuntamento di Milano Marittima continueranno attacchi contro la mia persona di pari virulenza, mi troverò costretta a declinare l'invito», ha concluso il ministro dell'Integrazione, Cecile Kyenge. (asca)