L'Uruguay è prossimo a diventare la prima nazione al mondo a produrre e distribuire marijuana: la Camera dei Deputati ha, infatti, approvato un disegno di legge che autorizza il governo ad assumere il controllo e la regolamentazione dell'importazione, semina, coltivazione, raccolta, produzione, acquisizione, conservazione, commercializzazione e distribuzione di marijuana e dei suoi derivati.
Il provvedimento passa ora all'attenzione del Senato. Risicata la maggioranza favorevole: 50 deputati contro 46. Ha votato a favore il Frente Amplio, partito del presidente Josè Mujica, mentre i partiti di opposizione sono stati contrari. ''Il provvedimento non ha lo scopo di promuovere il consumo'', ha osservato Sebastian Sabini, uno dei proponenti. ''Il consumo esiste già'', ha sostenuto, e il businnes è nelle mani della criminalità organizzata. L'uso di marijuana è raddoppiato negli ultimi dieci anni nel piccolo paese sudamericano: 3,4 milioni di abitanti.
Gli utenti del servizio saranno chiamati a registrarsi e potranno coltivare fino a sei piante, ottenere l'accesso al farmaco come membri di un club di coltivatori di marijuana, o l'acquistare un massimo di 40 grammi al mese presso un dispensario. Il National Drug Council uruguayano ha detto che il paese è la patria di circa 20.000 consumatori di marijuana al giorno, mentre il numero totale dei consumatori ha raggiunto 120.000. Tra gli oppositori del provvedimento i farmacisti: ''Non siamo d'accordo con la vendita in farmacia, considerata centro di salute, di una sostanza suscettibile di abuso'' ha detto Virginia Olmos, presidente dell'Associazione dei chimici e farmacisti dell'Uruguay. (asca)