Ricerca: scoperta una nuova via di produzione dei glicolipidi

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Scoperta una nuova via di produzione dei glicolipidi, importanti mattoni delle membrane cellulari coinvolti nello sviluppo di numerose malattie genetiche. Il lavoro, condotto da Antonella De Matteis dell’Istituto Telethon di genetica e medicina (Tigem) di Napoli, ha meritato le pagine di Nature e apre interessanti prospettive per tutte quelle rare patologie in cui queste sostanze non vengono adeguatamente smaltite e si accumulano, con pesanti ripercussioni su cellule e tessuti.

I glicolipidi – grassi a cui viene aggiunto un residuo di zucchero – sono componenti fondamentali delle membrane cellulari, perchè regolano la comunicazione tra una cellula e l’altra: il loro centro di produzione è l’apparato del Golgi struttura cellulare che prende il nome dal suo scopritore, il medico e premio Nobel italiano Camillo Golgi, che l’ha descritta per la prima volta nel lontano 1898.

Questo apparato è costituito da una serie di cisterne appiattite impilate le une sulle altre e all’interno di ogni cellula ha il compito di assemblare le proteine e i lipidi che costituiscono le membrane cellulari e di “inviarli” verso la loro destinazione finale. Come spiega De Matteis «l’apparato del Golgi funziona come una sorta di catena di montaggio il cui nastro attraversa le varie cisterne trasportando i diversi componenti da assemblare per ottenere il prodotto finito: a livello di ogni cisterna avviene una specifica modificazione propedeutica a quella successiva».

«Nel lavoro pubblicato su Nature abbiamo dimostrato – conclude – come, a differenza di quanto si sapeva prima, esiste più di un nastro trasportatore che corre lungo l’apparato del Golgi. In particolare, uno di questi è una vera e propria corsia preferenziale, perchè collega direttamente la stazione di partenza a quella di arrivo, senza fermate intermedie: una sorta di treno ad alta velocità riservato a particolari glicolipidi e controllato da una proteina chiamata FAPP2». (Fonte Dire)

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