Tempo di vacanze ma attenti ai più piccini. I rischi da evitare sono distrazione in acqua, corse a perdifiato sulla spiaggia, non curare subito le punture ''dubbie'' in campagna e acquistare lenti da sole low cost. Ecco le precauzioni da osservare per il giorno di Ferragosto, viste con gli occhi degli esperti dell'ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Trascorrerlo al mare, in montagna oppure restando in città, infatti, non mette al riparo da insidie quali traumi distorsivi, disidratazione o punture di zecche. Per esempio, si può abbassare la concentrazione al punto tale da rimediare una lesione ai legamenti anche solo entrando in mare per un bagno. Spiega infatti il responsabile di Traumatologia del Bambino Gesù, Vincenzo Guzzanti: ''A Ferragosto si raccoglie spesso un gran numero di persone in un fazzoletto di sabbia. Poi entriamo in acqua con gli amici per giocare e, distrattamente, mettiamo il piede in fallo.
Nessun terrorismo psicologico, per carità, ma abbiamo osservato nei giovani casi di lesioni dei legamenti del ginocchio in conseguenza di un movimento di rotazione del piede finito in una 'buca' del fondale marino irregolare''. Più in generale, però, va prestata massima cautela nei vari momenti della giornata estiva. Ricordiamoci che ''dal mestiere di genitori non si va mai in vacanza a meno che non intervengano i nonni'' . Durante l'inverno, infatti, nella maggior parte dei casi i ragazzi praticano le loro attività in spazi controllati ed idonei dove vengono seguiti da professori e/o istruttori. Ai genitori il compito dunque di seguirli nei momenti di residua libertà. Inoltre, ricordiamoci sempre di valutare con oggettività, e non con l'occhio ed il cuore dei genitori, le capacità e i limiti dei nostri figli quando li indirizziamo (magari seguendo i loro desideri) verso le avventure in mountain-bike, le arrampicate o lo sci estivo. Un'attenzione particolare deve essere rivolta ai piccoli pazienti quando trattiamo dei traumi della strada. ''Se si hanno i piccoli a bordo, infatti, vanno sempre utilizzati gli appositi seggiolini. Tale raccomandazione vale per gli adulti e per i giovani, magari neopatentati. A volte sono proprio questi ultimi, in qualità di fratelli maggiori, a trasportare i fratellini o le sorelline da una località all'altra nell'intenso traffico del periodo di Ferragosto''.
Con temperature elevate, poi, mangiare e bere secondo criteri basilari. ''Catena del freddo e lotta alla disidratazione sono due concetti cardine'', dichiara Giuliano Torre, responsabile di Epatologia, Gastroenterologia e Nutrizione. ''Ricordatevi: in qualsiasi posto vogliate trascorrere il giorno di Ferragosto, portatevi sempre una borsa termica per mantenere cibo e bevande . Poi, raccomando di bere molto''. Ma i rischi di Ferragosto sono legati anche alle immersioni subacquee e ai condizionatori che diffondono aria troppo fredda. ''La difficoltà nei meccanismi di compensazione sotto'acqua facilita il rischio otiti'', dichiara Emanuela Sitzia dell'unità operativa di Otorinolaringoiatria di Palidoro, sul litorale romano. Mentre un condizionatore orientato a basse temperature è ''causa frequente di rinofaringiti e faringiti''. Vacanza e Ferragosto, però, si vivono anche in campagna. ''Lì giocare all'aria aperta fa bene esattamente come in altri posti, ma bisogna mettersi al riparo dalle punture ''dubbie'''. Per la responsabile di Dermatologia, May El Hachem, i ragazzi vanno tenuti d'occhio soprattutto quando si ritrovano nei pressi di casali diroccati e abbandonati. Spesso, questi, possono rivelarsi covo per zecche e pulci: ''Se si ritorna con una puntura di cui non si conosce la provenienza, allora bisogna andare dal pediatra del Pronto Soccorso più vicino''. Infine, i rischi per la nostra pelle sono sempre in agguato.''A prima vista appare un fenomeno banale – conclude la dottoressa – ma il mix tra sudore e polvere da' molto fastidio. Ecco perchè bisogna evitare di coprire troppo i nostri ragazzi''.
Proprio in merito al tema del gioco ''stare troppo al computer o su tablet e smartphone non nuoce alla vista, ma provoca comunque un affaticamento''. E' il parere del responsabile di Oculistica, Luca Buzzonetti. Per il quale, invece, l'utilizzo degli occhiali da sole in età precoce è obbligatorio solo in rari casi. ''Magari quando si riscontrano patologie retiniche gravi. Il consiglio è quello di acquistare le lenti protettive solo nei centri specializzati e non altrove. Solo lì si può certificare la presenza nelle lenti da parte dei filtri per i raggi Uv''. Per i più piccoli e per coloro che soffrono di problemi cardiaci, poi, ecco il parere del responsabile del Dipartimento Medico Chirugico di Cardiologia Pediatrica, Giacomo Pongiglione. ''Per i primi il consiglio è di tenersi alla larga dai raggi solari intensi, mentre per gli altri attenzione alla troppa competizione quando si gareggia tra amici. E' infatti accaduto di aver avuto a che fare con casi di ragazzi che soffrivano di cardiopatia in forma lieve, ma che a furia di giocare a pallone in spiaggia sono comunque svenuti. Sforzi estremi quando c'è il solleone? Lasciamo stare''. (asca)