Attimi di terrore questa mattina all’aeroporto Zaventem di Bruxelles: un kamikaze si è fatto esplodere nella struttura belga e, poco dopo, alcune bombe sono scoppiate nelle fermate metro Maelbeek e Schumann causando decine di morti e feriti. Si pensa alla pista della vendetta terroristica dopo l’arresto di Salah Abdeslam, l’uomo dell’Isis catturato pochi giorni fa dalla polizia dopo non essersi fatto esplodere allo Stade de France di Parigi a novembre scorso, non completando la serie di attacchi messi in atto dagli jihadisti islamici nella città francese.
Il primo attentato è avvenuto poco prima delle 8 del mattino nella hall delle partenze dello scalo internazionale di Zaventem, secondo quanto riportato da repubblica.it, a fianco del banco American Airlines. Prima si sono udite urla in arabo, poi l’esplosione che ha frantumato i vetri dell’aeroporto e provocato almeno 13 morti e 35 feriti (conteggio in continuo aggiornamento), dopodichè la grande fuga verso l’esterno dei presenti. L’aeroporto è stato chiuso per 24 ore e i voli cancellati (compresi quelli Alitalia).
Tra le 9.15 e le 9.30 poi due bombe sono esplose nelle stazioni metro Maelbeek e Schumann, situate nella zona centrale di Bruxelles, causando 10 vittime. Interrotto il servizio della metropolitana, attivato il piano d’emergenza e lanciato il piano catastrofi provinciale mentre si indaga sull’attentato. Evacuata e chiusa inoltre la stazione ferroviaria di Anversa (45 chilometri dalla capitale), chiuse anche le frontiere tra Belgio e Francia. Bloccato a Bruxelles Matteo Salvini, in procinto di tornare in Italia questa mattina ma costretto a rimanere in Belgio fino alla riapertura dello scalo.