Terrorismo, globalizzazione, Africa, Medio Oriente e Russia. Sono questi i temi principali che il G7 affrontera’ a partire da domani. Il leader di Stati Uniti, Canada, Giappone, Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna si incontreranno per due giorni, venerdi’ e sabato, a Taormina. Un G7 che fonti diplomatiche italiane definiscono importante per il contesto e i temi e le sfide che saranno affrontati. Il contesto e’ ovviamente quello dell’attentato a Manchester, che riporta la lotta al terrorismo al centro del dialogo tra i paesi del G7. Sono giorni che gli sherpa delle varie nazioni stanno lavorando a un documento congiunto in materia di lotta al terrorismo. Un testo che mira a raccogliere l’unanimita’ di tutti i paesi riuniti, in cui ribadire l’unita’ dei paesi del G7 nella lotta al terrorismo. Si parlera’ anche di politiche industriali e di lavoro, di globalizzazione. In una maniera, spiegano ancora fonti diplomatiche italiane, sempre ottimista ma che tenga conto che qualcuno si e’ sentito escluso dal processo di’ globalizzazione. Tenendo presente che a livello globale ci sono distorsioni economiche da non sottovalutare. Nella giornata di sabato ci sara’ una sessione cosiddetta di ‘outreach’ in cui sara’ affrontato il rapporto con l’Africa. I paesi invitati sono 5: Tunisia, Niger, Nigeria, Kenya ed Etiopia. Inoltre a Taormina saranno presenti anche l’Unione Africana e l’Africa Development Bank. L’obiettivo dei paesi del G7 e’ affermare un approccio che da un lato guardi alla sfida dell’immigrazione con una visione di lungo raggio che ne affronti le cause profonde; dall’altro promuovere con i paesi dell’Africa una prospettiva di sviluppo. Si parlera’ con attenzione del settore tecnologico africano: i paesi del G7 vogliono agevolare lo sviluppo di infrastrutture di qualita’, puntare sul digitale e rinnovabili e realizzare un programma ad hoc con alcuni giovani africani in materia di start up. Quella con l’Africa viene considerata una partnership necessaria per gestire eventi epocali di lungo periodo. Un focus particolare sara’ dedicato anche alla carestia nell’area subsahariana.
Un altro tema che sara’ sul tavolo del G7 e’ la parita’ di genere: in questo senso si mira ad approvare una roadmap sul women empowerment, soprattutto per i ruoli delle donne nell’economia. Si parlera’ inoltre di innovazione e infine di due argomenti piu’ controversi, ovvero il clima e il commercio. A proposito di clima, fonti diplomatiche italiane spiegano che si sta lavorando per chiarire le posizioni di tutti i paesi, nella consapevolezza che non tutti la pensano allo stesso modo. Esiste infatti una diversita’ di fondo tra i leader, che ha anche a che fare con i percorsi professionali e politici, e come si rapporteranno tra di loro. Una differenza che probabilmente e’ piu’ marcata proprio in tema di clima e commercio. Capitolo politica internazionale. Si parlera’ di Medio Oriente, delle crisi in Libia e in Siria: la situazione in Libia, viene fatto osservare, e’ importante perche’ senza stabilita’ non si puo’ gestire la migrazione. Sul tavolo del G7 anche i rapporti con la Corea del Nord. Non saranno assenti dal confronto le situazioni di Ucraina e Russia. Luci accese sull’attuazione degli accordi di Minsk: il confronto tra i leader del G7 partira’ dalla consapevolezza che non ci sono novita’ in materia di sanzioni e anzi ci sono delle diversita’ profonde sull’argomento tra i leader presenti a Taormina. La linea politica italiana, spiegano fonti diplomatiche, e’ quella di non rinunciare ai principi europei ma allo stesso tempo mantenere aperto il dialogo. In materia di clima la posizione di partenza della presidenza italiana e’ quella di un’attuazione piena degli accordi di Parigi, nel rispetto e nella consapevolezza della posizione americana che al momento non e’ ancora pienamente definita.
(Fonte Dire)