Gay suicida, la procura apre un’inchiesta

E il circolo Mario Mieli chiede uguali diritti

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La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta sul suicidio del 21enne omosessuale avvenuto sabato notte in via Casilina 9. Il fascicolo, al momento, è senza ipotesi di reato o indagati.

Il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e il sostituto Antonio Clemente, infatti, hanno richiesto altri accertamenti sul caso che sono stati affidati alla polizia. Gli investigatori, dunque, dovranno ascoltare parenti e amici per capire cosa ha spinto Simone D. a togliersi la vita.

Il giovane studente romano, infatti, non aveva mai dato segni di malessere. Anche i genitori, dopo la tragedia, hanno detto di non essere al corrente dei tormenti del figlio. Dopo il suicidio, avvenuto dall’ex sede del pastificio Pantanella, è stato trovato un biglietto in cui Simone avrebbe scritto: “Sono gay, l’Italia è un Paese libero, ma esiste l’omofobia e chi ha questi atteggiamenti deve fare i conti con la propria coscienza”.

La morte del giovane Simone ha riacceso il dibattito sulla necessità di accelerare i tempi sulla legge contro l’omofobia. La senatrice Anna Cinzia Bonfrisco del Pdl fa “appello al presidente della Commissione Giustizia del Senato Nitto Palma affinchè si dia velocemente seguito all’approvazione del testo, già approvato dalla Camera”.

Che ci sia ancora tanto da fare sul fronte dei diritti civili è stato sottolineato dal circolo di cultura omosessuale Mario Mieli: “Non è più tempo di cordoglio e di parole di circostanza nè si becero vittimismo o sciacallaggio mediatico – ha detto Andrea Maccarrone, presidente del circolo – È tempo di moltiplicare l’impegno e la determinazione per ottenere la piena uguaglianza e dignità dei nostri diritti perchè adolescenti lesbiche, gay, trans, bisessuali e di ogni orientamento sessuale e identità di genere devono sapere che questo è un Paese che li rispetta e li tutela”.

Il sindaco Ignazio Marino ha rassicurato sull’impegno del Campidoglio contro l’omofobia: “Con l’assessore Cattoi abbiamo immaginato una vera e propria campagna culturale a partire dalle nostre scuole”, ha detto questa mattina, a margine di un incontro.

Intanto l’associazione Gay Center ha organizzato per mercoledì 30 ottobre dalle 22 una mobilitazione come momento di raccoglimento e di riflessione alla Gay Street di via di San Giovanni in Laterano.

 

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