Sono stati iscritti nel registro degli indagati i clienti delle due baby-squillo che venivano sfruttate in un appartamento ai Parioli. Si tratta di almeno cinque persone, ma il numero potrebbe crescere a seguito dell”esito delle indagini ancora in corso e culminate nel blitz che ha portato lunedì in carcere cinque persone. I clienti finora indagati, in precedenza denunciati dai Carabinieri, sono tutti soggetti tra i 30 e i 35 anni.
Oggi, poi, si sono svolti gli interrogatori di garanzia in carcere, davanti al gip Maddalena Cipriani, per gli arrestati. A quanto si apprende, gli indagati avrebbero respinto le accuse o fornito giustificazioni rispetto alle accuse formulate nei loro confronti. Secondo chi indaga, infatti, la ricostruzione dei fatti fornita dagli indagati, che punta a sminuire le proprie responsabilita”, e” una scelta “non convincente” e che rafforza l”impianto accusatorio. Alcuni degli arrestati hanno invece scelto di avvalersi della facolta” di non rispondere tra cui R.S., commercialista e secondo l”accusa tra i clienti delle due giovani ragazze. In carcere sono finiti anche N.P,, M.I., M.D.Q., e la madre di una delle ragazze.