Stormfront, duro colpo all’odio e al razzismo: identificate 22 persone

Presi di mira sul web il sindaco di Lampedusa, Carla Di Veroli e Roberto Saviano

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Diffondevano sulla rete idee fondate sull’odio razziale ed etnico e incitavano a commettere atti di discriminazione e di violenza per motivi razziali ed etnici. Avevano preso di mira, fra gli altri, anche il sindaco di Lampedusa, Giuseppina Maria Nicolini, Carla Di Veroli, già assessore alla Politiche culturali, Giovanili e Pari opportunità di un Municipio di Roma e il noto scrittore Roberto Saviano. Si tratta di 22 persone finite nel mirino della polizia a conclusione di un’indagine denominata “Stormfront II” (dal nome del sito internet).

L’attività investigativa è stata incentrata sull’identificazione degli autori della diffusione sulla rete internet, attraverso canali di condivisione video, di un filmato, denominato ”Il nemico occulto – Un documentario sulla questione ebraica”, realizzato da utenti della sezione italiana del forum denominato ”Stormfront”, dagli evidenti contenuti antisemiti che riproduce immagini finalizzate ad accusare gli ebrei della crisi economica mondiale, indicando alcuni di loro come titolari di ruoli apicali all’interno di banche ed altre istituzioni.

Già nel novembre 2012, polizia postale e Digos erano riusciti ad arrestare quattro persone, tra cui Daniele Scarpino promotore dell’associazione e moderatore del forum www.stromfront.org/forum/f148, Diego Masi e Luca Ciampaglia, moderatori del forum, e Mirko Viola, utente del forum particolarmente attivo nella pubblicazione di post tematici. Il processo relativo alla prima indagine si è concluso, per i quattro arrestati, con la condanna a pene che variano da 3 anni a 2 anni e 6 mesi di reclusione.

La Comunità ebraica di Roma ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dalla magistratura e dalle forze dell’ordine. Il capo della Digos di Roma, Diego Parente, durante la conferenza stampa sull’operazione ha raccontato che è stato sequestrato “materiale come documenti, bandiere, magliette e riviste dai contenuti neonazisti e antisemiti. In un caso sono trovate anche armi: due moschetti con munizionamento”.

Il questore di Roma, Fulvio della Rocca ha aggiunto che “Da più di un anno siamo impegnati a contrastare questi fenomeni che tendono a risuscitare ideologie che dovrebbero appartenere al passato remoto della nostra civiltà. Siamo impegnati su questo fronte e continueremo a farlo. Nel corso delle perquisizioni è stato rinvenuto materiale utile al prosieguo delle indagini”.

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