«Purtroppo c’è il rischio che quasi il 70 per cento di bar e ristoranti nel Centro storico sia in mano alla criminalità organizzata». Parole del presidente del Municipio I, Sabrina Alfonsi, che parla nel giorno della firma del protocollo ”Municipi senza mafie” promosso dall’associazione “daSud” che lunedì mattina nella sede dei gruppi consiliari, in via delle Vergini, ha riunito tutti i minisindaci della capitale. Secondo l’associazione Dasud tra appalti truccati, milioni di euro sporchi riciclati, 383 beni immobili sequestrati, omicidi e gambizzazioni «la presenza delle mafie, vecchie e nuove, nella città di Roma è ormai un dato di fatto, che minaccia l’economia e la tenuta sociale di interi territori». Ed è proprio dai territori che oggi si devono attivare gli anticorpi per prevenire e contrastare l’infiltrazione della criminalità organizzata, lavorando alla costruzione di “Municipi senza mafie”.
«L’adesione unanime di tutti i Municipi al nostro protocollo antimafie – commenta Danilo Chirico, presidente dell’associazione daSud – è un segnale importante. Soprattutto considerando il fatto che, fino a pochi mesi fa, c’era ancora chi negava la presenza delle mafie nella Capitale, così come ancora lo scorso giugno denunciavamo nel dossier ‘Roma città di mafie’. Anche per questo oggi non intendiamo dare nessuna certificazione antimafia, nessun riconoscimento a scatola chiusa. Questa firma è solo un punto di partenza al quale far seguire impegni formali e concreti, che saranno verificati dalla nostra associazione e da tutti i cittadini tra un anno».
Municipi Senza Mafie” rappresenta il primo documento nel suo genere a Roma e nelle intenzioni dell’associazione che lo ha promosso punta a essere un modello di collaborazione tra le istituzioni, locali e nazionali, e le realtà sociali e territoriali, per mettere in pratica azioni concrete di prevenzione e contrasto del radicamento mafioso. Partendo da cinque punti strategici per il futuro della Capitale: la gestione degli appalti pubblici, le strategie contro la corruzione, il contrasto al gioco d’azzardo, la valorizzazione dei beni confiscati, la formazione e la cultura.
Firmando la carta d’intenti proposta dall’associazione daSud, i presidenti dei Municipi si sono impegnati formalmente a promuovere l’approvazione di una delibera antimafia, per la giustizia sociale e la sicurezza. I contenuti e i risultati di questa attività dovranno essere rendicontati, almeno una volta l’anno, alle cittadine e i cittadini.