Truffa Lottomatica, esercenti raggirati da finti tecnici

La banda ha messo a segno centinaia di colpi per oltre 270mila euro

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Il compartimento di polizia postale e delle comunicazioni di Roma, nell’ambito della costante attività di contrasto ai reati relativi al commercio elettronico, ha arrestato due persone (M.B. di Frosinone e G.S. di Minturno) e denunciato una terza (G.R. di Roma), poiché responsabili di far parte di un’organizzazione finalizzata alle truffe nei confronti di esercenti di punti vendita Lottomatica.

In particolare la banda, dopo aver fatto attivare carte di credito prepagate LottomatiCard a indigenti, previo un compenso compreso tra i 100 ed i 200 euro, contattavano telefonicamente i titolari dei punti vendita Lottomatica dislocati sul territorio nazionale, e presentandosi come operatori tecnici della società Lottomatica, convincevano a ricaricare le carte di credito con somme che andavano dai 500 ai 1.000 euro per volta, asserendo che tale attività era necessaria a effettuare una prova tecnica sul sistema, e rassicurandoli che le somme in questione sarebbero state restituite all’esercente al termine delle prove sugli apparati. In realtà, il gruppo si impossessava delle somme di che trattasi tramite ripetuti prelievi bancomat.

L’ultimo colpo del gruppo di truffatori è stato quello ai danni del titolare del punto vendita Lottomatica di Altavilla Silentina. Dopo aver fatto attivare una carta di credito prepagata LottomatiCard dal prestanome di turno, i tre hanno convinto il gestore a ricaricare la carta con la somma di 950,40 euro, con la solita promessa di restituzione a prove tecniche avvenute. In realtà, anche in questo caso la banda si è impossessata della somma parziale di 500 euro tramite prelievi bancomat. All’atto di prelevare la rimanente parte del denaro illecitamente versato sulla carta di credito, i tre sono stati però intercettati dagli agenti di questo compartimento e tratti in arresto. Si è accertato che M.B., ritenuto la mente del gruppo, ha in passato svolto l’attività di riparatore degli apparati pos, cioè dei terminali che consentono i pagamenti con carte di debito e credito, il che spiega la notevole conoscenza tecnica di tali mezzi elettronici di pagamento.

Il numero complessivo delle truffe è di 120 episodi, portati a termine a partire dal mese di maggio 2013, per un complessivo giro d’affari di circa 270.000 euro. Le indagini proseguono per identificare e denunciare all’autorità giudiziaria competente tutti gli intestatari delle carte di credito attivate, e risalire a tutte le vittime della truffa.

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