Roma, turista dimentica 14mila euro su taxi: restituiti

La polizia è riuscita a risalire al cellulare del tassista e ha trovato il borsello contenente il denaro

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Era disperata quando, ieri pomeriggio, si è presentata presso il comando I Prati dei vigili urbani di Roma. La turista, una russa di trentuno anni, ha raccontato di aver lasciato un borsello contenente dei documenti a bordo di un taxi di cui non conosceva la sigla e che aveva intercettato nei dintorni di piazza Risorgimento.

IL RITROVAMENTO  L’unico elemento a disposizione degli agenti era il tragitto compiuto dal tassista, quello da piazza Risorgimento a piazza del Popolo. Dalla centrale radio del gruppo sono stati contattati i principali operatori di trasporto pubblico della Capitale. Si e” potuto cosi” risalire al cellulare del tassista che ha confermato il ritrovamento del borsello. Negli uffici del gruppo, oltre al conducente del taxi, era intanto giunto anche il marito della signora, che sino a quel momento aveva cercato invano di rintracciare la vettura in strada. Oltre ai documenti, nel borsello, sono stati ritrovati anche 13mila euro e 50mila rubli tutti in contanti che sono stati restituiti alla coppia di turisti russi. La signora nel ringraziare sia i vigili che il tassista ha esclamato: «Mi avete reso la vacanza una vacanza!».

L’EPISODIO Un bell’esempio di senso civico era accaduto a Ciampino, quando nei giorni scorsi un signore si è presentato al Comando e ha consegnato un portafogli recuperato in strada con all’interno 650 euro. Episodio con valore civico maggiore, in quanto lo stesso portafogli era privo dei documenti di identità del proprietario, cosa che in un primo momento rendeva improbabile il suo rintraccio.

LA RESTITUZIONE – All’interno, infatti, oltre alle banconote ed a qualche biglietto da visita di alcuni locali, l’unica cosa diversa presente era una contabile bancaria. E’ grazie a questo che, nei giorni successivi l’ufficiale Aldo Fantozzi ha iniziato una minuziosa ricerca della tranciabilità della ricevuta, fino ad individuarne proprietario, poi identificato in un giovane dipendente di un’azienda del territorio che, una volta convocato, era incredulo che si era riusciti a individuarlo ed ha ringraziato il Comando. Peraltro, lo stesso proprietario ricordava una cifra all’interno del portafogli inferiore a quella effettivamente presente.

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