L’accusa di sfruttamento della prostituzione è scattata per almeno 20 persone. Ma lui, Mauro Floriani è il marito dell’onorevole Alessandra Mussolini e in questa vicenda è finito sotto i riflettori trascinando anche la moglie, disperata, raggiunta per pochi istanti al telefono da un cronista del “Messaggero”.
VOCE ROTTA DAL PIANTO PER ALESSANDRA MUSSOLINI – L’onorevole, con tono dimesso, quasi depresso ha avuto solo la forza di rispondere tra le lacrime con un «sono distrutta», e i fatti che emergono dalle intercettazioni telefoniche spiegano tutto. Secondo le informazioni acquisite dagli inquirenti, infatti, Mauro Floriani usava il suo telefonino per fissare gli appuntamenti con una delle ragazze che si prostituivano, praticamente coetanee dei suoi figli (l’uomo ne ha avuti tre dal matrimonio con la nipote del Duce). «A che ora ci vediamo domani?», è la frase che inquieta e che ha fatto scattare senza mezze misure le indagini sull’uomo con l’accusa di sfruttamento della prostituzione minorile.
FLORIANI PRENDEVA APPUNTAMENTO DA SOLO – Sembra che Floriani, come riporta il “Corriere”, possa aver avuto almeno cinque incontri con la ragazzina, e mentre molti dei clienti si accordavano con il “protettore” (uno dei quali, Mirko Ieni, è stato arrestato ieri), il marito della Mussolini si metteva d’accordo da solo con la piccola squillo. Questo farebbe pensare anche al fatto che gli incontri potrebbero essere partiti da quel sito internet “bakekannunci” di cui si era parlato nei mesi scorsi. Per quanto riguarda uno degli sfruttatori, Mirko Ieni, gli inquirenti hanno scoperto che alcuni incontri venivano filmati: dal pc di Ieni infatti è stato ritrovato un video di oltre sette minuti. Si pensa che file come questi venissero usati per ricattare i clienti. Non si sa al momento se tra i personaggi coinvolti ci siano altri uomini famosi o comunque in vista, per ora si parla solo di un dirigente della Banca d’Italia che telefonava dall’ufficio.
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