Si sarebbe finta malata per andare a cena con Putin. Ora dovrebbero affrontare un processo per truffa aggravata e per aver indotto il suo medico curante a commettere un falso ideologico. Così ha deciso la Procura che l’anno scorso aveva portato a giudizio Francesca Romana Rivelli, nata a Roma il 9 marzo 1955, in arte Ornella Muti. La prima udienza è in calendario il prossimo 15 aprile.
I FATTI – La ragione ufficiale era: «Una forte raucedine». Peccato però che sembra che dietro la diserzione di Ornella Muti al concerto al teatro Verdi di Pordenone ci fosse ben altro: un evento mondano, per la precisione, una cena con il premier russo Vladimir Putin. Era il dicembre 2011, quando l’attrice annullò tre date al teatro Verdi di Pordenone inviando un certificato medico in cui si leggeva “laringotracheite acuta con febbre, tosse e raucedine. Necessità di 5 giorni di riposo e di non far uso della voce”. Era un venerdì mattina, sul palco stavano già montando le scene dello spettacolo “L’ebreo” di Gianni Clementi.
LA CENA – Fin qui tutto normale, l’episodio fa parte dei possibili inconvenienti in cui può imbattersi malauguratamente un artista. Ma quella stessa sera Ornella Muti viene fotografata, ad una cena di beneficenza a favore dei bambini malati di cancro, in Russia, a fianco del premier Vladimir Putin, in splendida forma e con un abito rosso. A quel punto scatta l’indagine della procura di Roma, che ipotizza due reati: aver indotto in errore il medico, facendosi compilare un certificato con contenuti non corrispondenti al vero.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI CINQUE QUOTIDIANO
[wpmlsubscribe list=”9″]