Sono otto le richieste di rinvio a giudizio chieste oggi dalla Procura di Roma per lo sfruttamento delle due baby squillo che si prostituivano in un elegante palazzo dei Parioli e spendevano i loro soldi in borse e vestiti firmati. Il principale rinviato a processo è Mirko Ieni, considerato il promotore del giro di prostituzione insieme alla madre di una delle ragazzine.
NUMEROSE LE ACCUSE – Per lui e per gli altri sette, a seconda delle specifiche imputazioni, i magistrati Maria Monteleone, procuratore aggiunto e Cristiana Macchiusi, sostituto procuratore, hanno fatto scattare le accuse di sfruttamento della prostituzione, estorsione, cessione di droga, prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico. Secondo i magistrati che hanno ricostruito l’intera vicenda del giro di prostituzione, Ieni non solo gestiva le due baby prostitute ma anche un giro di altre quattro ragazze maggiorenni, sempre dedite alla prostituzione.
UN GIRO DI ALMENO 50 CLIENTI – Dalle indagini sono emerse anche immagini compromettenti di una delle ragazze durante un rapporto orale con un clienti. L’udienza è prevista per i giorni successivi a Pasqua. Al momento i clienti identificati intorno a questo giro di prostituzione sono arrivati a circa una cinquantina. Molti di loro hanno già cercato di risolvere la loro vicenda attraverso le richieste ora di rito abbreviato, ora di patteggiamento.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI CINQUE QUOTIDIANO
[wpmlsubscribe list=”9″]