Abusi su minore, prete dell’Aventino a processo

Avrebbe abusato di un ragazzino della provincia che tentò il suicidio per i traumi

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Avrebbe commesso abusi su un ragazzino originario del Frusinate a lui affidato, vittima che per l’umiliazione tentò di uccidersi.

IL PROCESSO – Rinvio a giudizio per padre Vito Beatrice, di 70 anni, sacerdote appartenente alla Congregazione dei Chierici Regolari di Somasca, nella chiesa di Sant’Alessio, nella zona dell’Aventino. Secondo quanto gli è stato contestato il religioso «con abuso di autorità derivante dalla sua posizione di precettore e padre spirituale avrebbe fatto violenza a cominciare dal 1995 ad un minore di 14 anni (che oggi ha 28 anni) il quale gli era stato affidato dai genitori per ragioni di educazione ed istruzione». Il rinvio a giudizio è stato deciso dal gup Giulia Proto, che ha accolto le richieste del procuratore aggiunto Maria Monteleone. Il processo si farà il 10 ottobre prossimo davanti all’ottava sezione penale del Tribunale di Roma.

I FATTI CONTESTATI – Secondo l’accusa, padre Beatrice, in molteplici circostanze (i fatti contestati sarebbero stati commessi a Roma tra maggio e ottobre 2000 e a Genova tra maggio 2002 e ottobre 2004) «con abuso d’autorità derivante dalla sua posizione di precettore e padre spirituale – si legge nel capo d’imputazione – avendo avuto dai genitori in affidamento il minorenne per ragioni di educazione ed istruzione, costringeva la persona offesa a compiere e subire atti sessuali reciproci». Violenze sessuali che inizialmente la vittima non aveva raccontato, tenendo dentro di sé un dolore talmente insopportabile che nel febbraio 2010 lo portò a tentare di togliersi la vita gettandosi da una finestra di una discoteca in un fiume nella zona di Frosinone.

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