Le squillo ai clienti: 40mila euro o pubblico il tuo video coi minori

Un uomo viene "incastrato" dopo un rapporto da 500 euro. Dopo la denuncia e le indagini, tre arresti

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Avevano cercato di sfuttare a loro vantaggio la vicenda delle baby squillo dei Parioli e sempre ai Parioli avevano organizzato un giro di ricatti per estorcere denaro, tanto denaro ad alcuni loro malcapitati clienti. Una prostituta polacca e due gigolò italiani, rispettivamente di 35, 29 e 38 anni minacciavano di denunciare i clienti per atti sessuali con minorenni e di pubblicare un video se non avessero dato loro somme considerevoli, in un caso di ben 40mila euro. I tre sono ora finiti agli arresti domiciliari (e altre due persone sono state poi denunciate).

LE INDAGINI DEI CARABINIERI DELL’EUR – Tutto è partito dalle indagini svolte dal Nucleo Operativo della compagnia Roma Eur che hanno ascoltato la denuncia di un cliente che nel quartiere Appio Latino aveva accettato una prestazione da 500 euro ma successivamente si era ritrovato invischiato in questa losca vicenda. Un video realizzato a sua insaputa lo riprendeva durante un rapporto sessuale, e la minaccia era quella di renderlo pubblico se non avesse versato ai suoi aguzzini la somma di 40 mila euro.

NON HA CREDUTO ALL’INGANNO – L’inganno, nel quale l’uomo non ha creduto fino in fondo (e per questo ha denunciato i fatti) era che l’uomo credeva di essere stato con una minorenne, mentre la ragazza in questione aveva appena 19 anni. A quanto risulta dalle indagini svolte finora il sito con il quale l’uomo aveva approcciato la prostituta era lo stesso utilizzato dal giro delle baby squillo.

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