Spari all’olimpico, arrestato tifoso romanista per omicidio colposo

Si tratta di Daniele D.S. conosciuto nell'ambiente. Il tifoso napoletano colpito alla quinta vertebra è stato operato

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Roma-Lazio, via le barriere e l’Olimpico torna a riempirsi
Roma-Lazio, Olimpico

E’ stato identificato e rintracciato nella notte e quindi arrestato con le accuse di rissa e tentato omicidio l’uomo che ha sparato al tifoso napoletano prima della finale di coppa Italia. Si tratta di Daniele D.S. 48enne con precedenti penali e titolare di un chiosco della capitale non lontano dallo stadio.

CONOSCIUTO NELL’AMBIENTE DELLA TIFOSERIA ROMANA – A quanto pare l’uomo, che avrebbe precedenti e sarebbe ben conosciuto tra i romanisti con il soprannome di “gastone”, sarebbe stato il primo a provocare alcuni tifosi napoletani con il lancio di fumogeni. Per tutta risposta il gruppo di napoletani avrebbe reagito violentemente contro l’uomo che non contento sembra abbia rivolto contro di loro la pistola e sparato, colpendo il giovane napoletano e altre due persone. Il più grave di loro, Ciro Esposito, è stato colpito prima al polmone poi alla colonna vertebrale. Il proiettile avrebbe colpito la quinta vertebra.

CIRO IN GRAVISSIME CONDIZIONI AL GEMELLI – Ora Ciro è ricoverato in condizioni gravissime al policlinico Gemelli di Roma, ma si sarebbe svegliato e sarebbe vigile. Il proiettile che lo ha raggiunto gli è stato estratto nella notte dopo un intervento chirurgico assai delicato. Il ragazzo, che vive con i genitori a Napoli, è stato tenuto in coma farmacologico e solo poche ore fa si è svegliato. Fuori dall’ospedale si sono riuniti un po’ di tifosi del napoli e conoscenti del ragazzo che vive con la famiglia nel quartiere di Scampia e per lavoro fa il lavamacchine in una stazione di servizio. I genitori, intorno alla cinquantina, si definiscono persone normali e soprattutto difendono il loro ragazzo definendolo non come un ultrà violento ma come un semplice appassionato di calcio e del suo Napoli che da sempre segue nella mitica “curva B” del San Paolo.

ANCHE RENZI E GRASSO ERANO ALLA PARTITA – Anche il presidente del consiglio Renzi e quello del Senato Grasso erano in tribuna ieri sera. La partita è cominciata con 45 minuti di ritardo ed è finita con una surreale vittoria del Napoli per 3 a 1. Mentre continuano ad arrivare al giovane napoletano gravemente ferito le manifestazioni di solidarietà di tanta parte del mondo del calcio, tutti si chiedono cosa accadrà ora che un altro episodio violento ha funestato il circo italiano del pallone.

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