Barbara D’Urso sconfitta in tribunale da Pupo. Dopo molto tempo la causa, riporta il quotidiano Il Messaggero, è terminata. La sentenza è della prima sezione civile del tribunale di Roma.
LA STORIA – La conduttrice napoletana aveva fatto causa a Pupo per diffamazione per le dichiarazioni rilasciate dal cantante durante un’intervista su Sky Sport 24. Il contesto era il fatto che una sua canzone «La storia di noi due» era stata usata come sottofondo di un divertente spot televisivo di Sky di grande successo, con alcuni giocatori, tra cui Cassano e Vucinic, che apparivano prima in forma e poi imbruttiti e ingrassati.”
L’INTERVIDSTA SHOCK – Il problema è che nell’intervista Pupo aveva dichiarato di aver scritto quella canzone per la D’Urso. “Quando l’ho scritta Barbara era come Cassano vero, ora è Cassano finto».” Barbara D’Urso, dopo aver ascoltato l’intervista, si era imbestialita.
La D’Urso aveva chiesto a Pupo 50.000 euro di risarcimento. Perdipiù, in un’intervista a Vanity Fair, la presentatrice aveva smentito la storia con Pupo liquidandola con una battuta feroce: «Sì come no, e in quel periodo stavo anche con Bombolo e Alvaro Vitali».
LE RAGIONI DEL GIUDICE – Oggi il verdetto. Il giudice ha chiuso il dibattito così:
«la dichiarazione relativa all’esistenza di una breve relazione tra i due non può avere alcun contenuto diffamatorio o lesivo dell’onore dell’attrice perché la stessa nel medesimo contesto viene definita una grande donna tanto che ha ispirato la sua canzone d’amore. Né può ritenersi che abbia carattere gratuitamente offensivo l’allusione al Cassano vero e al Cassano finto, trattandosi di un inoffensivo scherzoso paragone con il tema della trasmissione sportiva. E il diritto alla riservatezza invocato dalla presentatrice? La D’Urso, osserva il giudice, è personaggio pubblico, Pupo non ha rivelato aspetti intimi ma solo l’esistenza di un flirt che avrebbe ispirato l’attività artistica del cantante.
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