Irregolarità edilizie e amministrative. Queste le motivazioni che hanno portato ai sigilli del Mo Mò Republic, storico locale della movida capitolina. L’operazione è stata condotta dalla polizia locale di Roma Capitale, diretti dal comandante Antonio Di Maggio, quelli dell’ufficio antiabusivismo del Comune di Roma e della Sovrintendenza comunale.
LE MOTIVAZIONI – Alla base del sequestro vi sarebbero difformità edilizie e amministrative sia nell’area verde della struttura che nell’ultimo piano della stessa. In particolare i nuovi gazebo sarebbero stati costruiti violando i vincoli della sovrintendenza. In pratica gli stessi sarebbero stati autorizzati per contenere un numero inferiore di persone rispetto a quello che si è accertato essere l’afflusso presso la struttura stessa. Irregolarità sarebbero state riscontrate anche nelle cucine interrate. Le indagini sono partite a seguito delle numerose segnalazioni da parte dei residenti esasperati per gli schiamazzi.
LA STRUTTURA – Sigilli erano stato apposti già durante la mattina dalla Polizia locale di Roma Capitale del X Gruppo Mare allo stabile della ex scuola Aristide Leonori, tra via Gaetano Previati e via Domenico Morelli a San Giorgio di Acilia. Il manufatto è stato sottoposto a sequestro penale e sono iniziate le operazioni di pulizia della struttura, usata come ricovero da senza fissa dimora. L’amministrazione ha intensione di indire un bando pubblico allo smantellamento e alla rimozione completa della struttura in cambio dei materiali che possono essere riutilizzati, come ad esempio il ferro.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI CINQUE QUOTIDIANO
[wpmlsubscribe list=”9″]