Sembra incredibile ma anche nel biondo Tevere si può affondare. E’ successo poche ore fa quando un gruppo di stranieri in vacanza a Roma è stato salvato questa mattina mentre si trovava a bordo di un battello che rischiava di finire nelle rapide del Tevere.
IL FATTO – Partito dal molo dell’isola Tiberina in direzione nord, una volta giunto nei pressi di ponte Garibaldi, il natante ha urtato accidentalmente contro un ”corpo” semisommerso che ne ha pregiudicato il controllo. Trascinato dalla corrente e giunto a pochi metri dalle cascate del fiume, è stato intercettato dall’equipaggio di un’imbarcazione della polizia fluviale che, con una manovra di emergenza, è riuscito ad agganciare il battello e a ormeggiarlo non senza difficoltà alla banchina.
IL SALVATAGGIO – Dopo le manovre di salvataggio i malcapitati turisti sono sono scesi sani e salvi anche se leggermente scossi dalla imprevedibile avventura. Il battello è ”ancora ormeggiato nei pressi di ponte Garibaldi e le operazioni di recupero inizieranno non appena le condizioni del fiume lo permetteranno. Già altre volte è stata segnalata la presenza di ingombri che galleggiano più o meno sommersi trascinati dalla corrente e costituiscono un pericolo per la navigazione sul fiume che comunque richiede esperienza e capacità di manovra.
NAVIGABILITÀ – Sulla navigabilità del fiume esistono peraltro precise disposizioni della autorità di Bacino, dei vigili del fuoco e della polizia fluviale. L’avventura occorsa ai 15 turisti dovrebbe comportare le misure di prevenzione tenuto conto che nel periodo estivo anche le secche costituiscono un pericolo incombente. Va ricordato che lo scorso febbraio il sindaco Ignazio Marino dichiarò che la navigabilità del Tevere era considerata una priorità della sua amministrazione.
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