Roma, operaio muore folgorato in un cantiere di via Giolitti

Sul posto stanno intervenendo i pompieri con tre squadre, per recuperare il corpo della vittima

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operaio folgorato via giolitti centro roma

Un operaio è morto folgorato oggi pomeriggio, a Roma, in via Giolitti 65.

L’INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO  A quanto si apprende dai Vigili del fuoco, l’uomo stava lavorando all’interno di un cantiere. Sul posto stanno intervenendo i pompieri con tre squadre, per recuperare il corpo della vittima. Solo qualche giorno fa a perdere la vita è stato Dario Testani, geometra di 32 anni residente a Palestrina, vittima di un incidente nel cantiere di via della Stazione Aurelia a Roma.

LA RICOSTRUZIONE – Il ragazzo si era gettato a cercare i suoi colleghi seppelliti dalla terra. Gli operai stavano realizzando gli impianti di fognatura di alcuni villini, quando il terreno ha ceduto. Sul posto erano subito accorsi uomini delle forze dell’ordine e operatori del 118: il primo operaio, Balan Maricel è stato trasportato in codice rosso al Gemelli, con fratture alle gambe, il secondo Alessio Alicucci all’Aurelia Hospital in codice giallo per un trauma toracico. Sarebbero stati due gli smottamenti all’interno del cantiere. Il primo, avvenuto intorno alle 14, ha coinvolto un operaio romeno di 38 anni, rimasto intrappolato nello scavo dai cumuli di terra. In suo aiuto arrivano il geometra e un altro operaio di 34 anni. Una volta tratto in salvo il romeno, un secondo smottamento ha travolto i due soccorritori. I vigili del fuoco sono riusciti a salvare il 34enne, ma non c’è stato invece nulla da fare per Dario.

LA CITTÀ DI PALESTRINA IN LUTTO – Gli amici lo descrivono come un ragazzo «meraviglioso, simpatico e serio sul lavoro». «Non si può mai abbassare la guardia ed è allo stesso modo indispensabile sconfiggere quell’idea ancora molto forte, in base alla quale la sicurezza sul lavoro finisce per essere considerata un costo o un peso». Con queste parole Giovanni Centrella, segretario generale dell’Ugo, ha commentato l’incidente avvenuto nel cantiere di Roma. «Non basta unirsi al dolore della famiglia di una persona che ha perso la vita mentre faceva semplicemente il proprio dovere – aggiunge – occorre da parte delle istituzioni preposte una maggiore attività di controllo, a cominciare dai settori notoriamente esposti ai pericoli. Lutti come questo rappresentano quindi un monito per tutti: mai dare per scontati i diritti, le regole e le leggi che li sanciscono, così come una loro corretta applicazione, soprattutto nei periodi di grande e prolungata crisi economica».

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