Vicenda Giorlandino, indagato il fratello per stalking

Una battaglia legale iniziata dopo la morte del padre. Giallo sulla scomparsa

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È indagato per atti persecutori (stalking) Claudio Giorlandino, il fratello di Mariastella, l’imprenditrice titolare di Artemisia-Lab scomparsa mercoledì scorso e rintracciata sabato sera a Pompei. A quanto si è appreso, l’iscrizione nel registro degli indagati non sarebbe recente ma legata alle denunce presentate dall’imprenditrice negli anni contro il fratello nell’ambito di una battaglia legale iniziata dopo la morte del padre, Giuseppe, fondatore dei centri diagnostici. Intanto, per valutare se sussistano aspetti penalmente rilevanti nell’allontanamento della Giorladino, ieri è stato sentito in Procura il marito della donna, Carlo De Martino. Nei prossimi giorni continueranno le audizioni degli altri congiunti dell’imprenditrice che sarà invece sentita non appena le sue condizioni fisiche e psicologiche miglioreranno.

IL RITROVAMENTO – Maria Stella Giorlandino, la manager delle cliniche romane Artemisia che era sparita da mercoledì sera, è stata ritrovata. La donna è stata rintracciata alle 20.25 a Pompei, in piazza Bartolo Longo, all’esterno del Santuario della Beata Vergine del Rosario. “Volevo la serenità, volevo stare solo serena. Ringrazio tutti quelli che mi vogliono bene e si sono preoccupati per me”, ha detto in lacrime, al telefono con SkyTg24.

IL MOTIVO DELLA SPARIZIONE – Mariastella Giorlandino ha rivelato alla poliziotta libera dal servizio che ieri l’ha riconosciuta e avvicinata di non essere serena in questo periodo e di cercare tranquillità. Alla poliziotta, che era a passeggio con la figlia neonata, l’imprenditrice ha raccontato di essere partita senza una meta precisa e di aver deciso di volta in volta le tappe del viaggio, recandosi nella città campana per pregare la Madonna. L’agente, dopo aver riconosciuto l’imprenditrice romana scomparsa tre giorni fa, le si è infatti avvicinata per parlarle e la Giorlandino ha poi confermato la sua identità, venendo condotta al commissariato di Pompei, dove si è ricongiunta al marito disperato. Scongiurata dunque l’ipotesi di un rapimento da parte di uno stalker che la importunava negli ultimi tempi.
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