Prima l’articolo di un noto quotidiano, poi l’approfondimento delle indagini, quindi l’ufficialità: così è emerso un altro giro di baby lolite attratte da soldi e successo che si facevano fotografare in pose proibite per centinaia e centinaia di volte. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno quindi arrestato qualche giorno fa nella zona di piazza Bologna il fotografo F.F. nato nel 1963 e titolare di una nota agenzia di modelle e attori per spot televisivi operante a Roma. Le accuse sono adescamento di minori, pornografia minorile aggravata e prostituzione minorile. L’uomo è stato portato dai militari nel carcere di Regina Coeli a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma, Giulia Proto, su richiesta del Procuratore Aggiunto Maria Monteleone e del Sostituto Procuratore Cristiana Macchiusi della Procura della Repubblica di Roma, in quanto indagato dei reati di adescamento di minori, pornografia minorile aggravata e prostituzione minorile in danno di alcune ragazze minorenni.
UN FOTOGRAFO PROFESSIONISTA – L’indagine dei Carabinieri è scaturita da un’inchiesta giornalistica del quotidiano Repubblica sul fenomeno delle “baby squillo” che ha portato all’acquisizione di alcune testimonianze circa presunte attività illecite attribuibili al menzionato Agente, secondo le quali, nell’esercizio della sua attività professionale, questi era solito proporre a giovani ragazze di età compresa tra i 14 e i 17 anni, la realizzazione di servizi fotografici di nudo in pose sessualmente provocanti, facendo credere che questo sarebbe stato l’unico strumento utile per avere un rapido successo nel mondo della moda e dello spettacolo.
ATTIVITÀ CRIMINALE ORGANIZZATA – Le indagini, avviate dai militari di via in Selci nel maggio scorso, hanno consentito di acquisire in brevissimo tempo, rilevanti riscontri alla fondatezza delle testimonianze acquisite, dimostrando come effettivamente, l’indagato abbia posto in essere una vera e propria attività criminale “organizzata” e lungamente sperimentata; il monitoraggio di F.F. ha infatti evidenziato come egli fosse solito prospettare alle giovanissime ragazze, anche minorenni, che si presentavano presso la sua agenzia in cerca di lavoro, un possibile e facile successo nel mondo dello spettacolo, mediante la realizzazione di book fotografici contenenti immagini sessualmente provocanti, individuando abilmente, tra le tante, le giovani disponibili ad incontrarlo all’insaputa dei genitori e a posare senza inibizioni in foto pornografiche, nonché a prestarsi al compimento di atti sessuali nel corso delle sedute fotografiche stesse.
ARRESTATO E PORTATO A REGINA COELI – I reati contestati all’indagato riguardano pertanto le attività da egli svolte nel corso dei servizi fotografici in questione, effettuati con ragazze minorenni e della cui minore età egli era consapevole, tanto da aiutarle a falsificare le generalità sui documenti di identità, affinché risultassero maggiorenni in occasione della partecipazione a “casting”. Nel corso delle operazioni sono state effettuate perquisizioni domiciliari a a partire dalle prime ore del giorno ed è stato sequestrato materiale informatico ritenuto utile all’individuazione di eventuali complici dell’arrestato e lo studio fotografico ove l’indagato svolgeva la propria attività.
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