Nelle prime ore della mattinata odierna, la Squadra mobile di Roma e gli agenti del commissariato Universita” La Sapienza hanno eseguito 8 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Tribunale di Roma nell”ambito di un”attivita” investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma nei confronti di alcuni appartenenti a un”organizzazione criminale dedita al furto ed alla ricettazione di medicinali di ingente valore economico trafugati dalla farmacia interna del policlinico Umberto I.
LE INDAGINI – Gli indagati, nel periodo compreso tra la fine del 2012 e tutto il 2013, hanno appunto posto in essere in maniera costante e continuativa una serie di furti di cospicui quantitativi di farmaci specialistici del tipo oncologico ed antireumatoide per un valore complessivo di oltre un milione di euro. L”attivita” d”indagine, iniziata verso la fine del 2012, ha preso vita da una serie di denunce presentate da personale medico per il patito furto di cospicui quantitativi di farmaci trafugati presso la farmacia-magazzino interna al policlinico Umberto I di Roma. Farmaci trafugati che, oltre il valore economico, sono ritenuti di grande importanza sociale poiche” di rilevante importanza per la cura di malattie specifiche e specialistiche.
FARMACI PER COMBATTERE IL TUMORE – Infatti nella circostanza e” stato rappresentato che erano state trafugate circa 350 fiale di Enbrel, per un valore economico di oltre 80.000 euro, e circa 300 fiale di Humira, per un valore di circa 130.000 euro. L”Enbrel ed l”Humira sono farmaci altamente specifici utilizzati per curare artriti reumatoidi, cosi” come in altre circostanze durante le prime fasi dell”indagine e” stato denunciato il furto di 2.000 scatole di Clexane 6000, farmaco antitrombotico, di non facile reperimento, per un valore economico di 40.000 euro circa, oppure l”ammanco di circa 50 confezioni di Copaxone, non reperibili nelle comuni farmacie, oppure 40 confezioni di Sustiva 600 e 80 confezioni di Prezista 400. Ancora piu” significativo era risultato l”ammanco di alcuni farmaci oncologici orali e in particolare di 10 scatole di Tarceva da 100 mg (costo pari a 52,43 euro a compressa), di 16 scatole di Tarceva da 150 mg (costo pari a 65,41 euro a compressa), di 8 confezioni da 30 compresse di Sutent da 50 mg (costo pari a 170,16 euro a compressa), di 6 scatole di Sutent da 30 compresse da 25 mg (costo pari a 85,008 euro a compressa) e di 10 confezioni di Sutent da 12,5 mg (costo pari a 42,504 euro a compressa). Da quanto rappresentato e” apparso evidente che il fenomeno non poteva essere considerato un fatto casuale o estemporaneo, ma il frutto di una attivita” illecita posta in essere nel tempo da piu” persone organizzate tra di loro. Immediatamente i citati uffici investigativi hanno posto in essere attivita” volte ad accertare i fatti descritti e individuare i responsabili, attraverso una serie di appostamenti e servizi mirati, particolarmente complessi e difficili vista la tipologia del reato e soprattutto il contesto operativo. Infatti, nonostante la piena collaborazione degli organi dirigenziali del policlinico Umberto I, il modus operandi utilizzato, i soggetti coinvolti ed in particolare la specificita” unica del luogo in questione e cioe” i locali adibiti a magazzino-farmacia del nosocomio, a cui potevano avere accesso soltanto responsabili e personale specializzato, hanno reso l”attivita” investigativa particolarmente problematica e complicata.
IL MODUS OPERANDI – Si e” riusciti comunque ad accertare che l”organizzazione criminale aveva all”interno della farmacia stessa dei sodali che avevano il compito di trafugare fisicamente i farmaci e trasferirli fuori dei locali della farmacia, con modalita” e tempi ciclici, con quantitativi minimi per non destare immediati sospetti e recapitarli, attraverso dei corrieri, al capo dell”organizzazione che in precedenza aveva fatto specifica richiesta. Dagli accertamenti svolti sul posto, dunque, e” emersa l”insistenza di un”organizzazione criminale i cui componenti, attraverso un piano prestabilito e soprattutto in un contesto ”blindat”, operavano con margini piuttosto ampi di sicurezza ed in maniera continuativa e coordinata. L”indagine ha consentito di attribuire al sodalizio criminale attenzionato i connotati tipici dell”associazione per delinquere, riscontrando una particolare continuita”, stabilita” ed intensita” dei vincoli associativi, evidenziandosi attraverso una cospicua serie di delitti, nello specifico furto e ricettazione dei farmaci. I promotori dell”organizzazione in argomento sono stati individuati in M.P., di 80 anni, pregiudicato per ricettazione, G.M. di 60 anni e L.M. di 31 anni, i quali gestivano le attivita” di approvvigionamento e di commissariamento degli ordinativi di farmaci da immettere illecitamente sul mercato. M.P., attualmente in pensione ma con trascorsi lavorativi nel settore farmaceutico, era la mente dell”organizzazione, colui che dettava i tempi e la tipologia dei farmaci da trafugare a seconda delle esigenze del mercato, ordinandoli materialmente ai due organizzatori del gruppo, G.M. e L.M., padre e figlio, il primo impiegato di banca, recentemente in pensione, che comandava ai due esecutori materiali quali fossero i farmaci da rubare all”interno della farmacia, consegnandoli successivamente, una volta ricevuti dai corrieri, a M.P., per l”ulteriore smercio. Il secondo, il figlio Lorenzo, e” ritenuto il ragioniere dei farmaci e quindi del gruppo, in qualita” di coordinatore della destinazione dei farmaci da consegnare sempre a M.P. Per fare cio” si avvalevano della complicita” di O.B., di 52 anni, e G.M., di 32 anni, dipendenti del policlinico Umberto I di Roma in servizio presso il magazzino-farmacia del citato complesso ospedaliero, i quali rivestivano il ruolo fondamentale di fornitori di farmaci da loro asportati illecitamente dal citato magazzino-farmacia nonche” di altri soggetti che svolgevano mansioni di corrieri, quali M.M, (detto ”Schumacher”) di 41 anni, G.M. di 40 anni, e M.A., nato ad Ariana (Tunisia), di 49 anni. Dell”associazione in argomento fanno parte anche altri soggetti che sono stati sottoposti a perquisizione domiciliare nonche” indagati in stato di liberta”, i quali hanno avuto un ruolo secondario in seno all”associazione in argomento. La stima del valore dei farmaci trafugati ed illecitamente immessi nel mercato nel corso dell”indagine e” di oltre 1.000.000 di euro, di cui e” stata recuperata una parte per circa 400.000 euro.