Giovani che gridano a un coetaneo frasi come “Sporco negro” o “Viva il duce”. No, non siamo in una strada di estrema periferia. Lo scenario è quello della scicchissima scuola internazionale Chateaubriand, una delle scuole francesi più esclusive della capitale. La denuncia, per fatti risalenti ormai all’inverno scorso, è arrivata da una madre, moglie di un ex console. Lo scenario è quello degli insulti tra adolescenti.
INSULTI PESANTI – Insulti pesanti, a sfondo razzista. Bullismo a buon mercato, come accade in tante altre scuole, ma che fa male e non sembra ammissibile per ragazzini di 13 anni di quei quartieri. Solo 13 anni aveva il figlio della signora rimasto vittima secondo la madre di tali episodi di violenza verbale e non solo, al punto da dover cambiare istituto. Contusioni dolori all’addome, tensione psicologica e morale ai massimi livelli, prolungati per mesi e con effetti visibili da parte dei genitori che lo conoscono bene. La causa erano gli attacchi dei piccoli bulli che con schiaffi, calci, insulti e provocazioni di ogni genere avevano ridotto in cattive condizioni il giovane, accusato con epiteti razzisti e messo in un angolo dal gruppo dei suoi coetanei.
ACCUSE ALLA SCUOLA – La madre del giovane ha accusato la scuola di non aver preso alcun provvedimento per constrastare questo tipo di fenomeni rivolti verso il figlio (a parte un compito in classe). Dalla scuola hanno risposto che sono stati disposti provvedimenti (sospensione di mezza giornata degli “imputati”) ma che si tratta comunque di fenomeni frequenti a quell’età in molte scuole.
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