Un giovane marocchino aveva allestito un piccolo punto vendita di marijuana in vicolo del Moro, nel cuore di Trastevere a Roma.
LA TECNICA DEL PUSHER – Il pusher è finito in manette per il reato di detenzione e spaccio di stupefacente e a disposizione dell’autorità giudiziaria per il rito direttissimo. L’uomo per invogliare i clienti tritava su richiesta di questi le foglie di marijuana. Aveva creato una sorta di we per pubblicizzare il prodotto tra i ragazzi della movida, si accendeva canne sperando che il profumo sprigionato dalle foglie appena tritate non passasse inosservato ai giovani avventori. L’odore ha invece attratto i poliziotti del commissariato Trastevere diretti da Maria Sironi. I poliziotti così si sono avvicinati all’uomo e hanno proceduto ad un controllo. Il giovane in un primo momento ha fornito agli agenti delle false generalità dichiarando di essere italiano.
CONTROLLI – La mancata padronanza della lingua, però, ha insospettito i poliziotti che, dopo averlo incalzato di domande, sono riusciti ad ottenere le sue vere generalità. All’interno dello zaino in possesso al giovane, i poliziotti hanno trovato tutta la strumentazione per garantire la freschezza del prodotto: tritaerba, bilancino di precisione e, soprattutto, oltre un etto di marijuana. I proventi dello spaccio gli avevano fruttato fino a quel momento 475 euro in banconote di vario taglio. Il giovane, identificato per C.I.E., 28enne, è risultato avere precedenti specifici. La sostanza stupefacente, gli attrezzi del mestiere e il denaro sono stati sequestrati.
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