Roma, imprenditore vittima d’usura sequestrato e pestato all’Eur

Otto persone arrestate. L'uomo doveva ai suoi strozzini 200mila euro

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Imprenditore Seviziato

Nella notte, i carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Roma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma-Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di 8 persone ritenute responsabili a vario titolo dei reati di usura, estorsione, rapina e lesioni gravissime, commessi ai danni di un imprenditore romano, titolare di una società operante nel settore dello sviluppo, progettazione, realizzazione e gestione di impianti fotovoltaici.

L’AGGRESSIONE – L’imprenditore aveva denunciato ai carabinieri che mentre si trovava in un bar dell’Eur, dove aveva un appuntamento con un amico, era stato prelevato da persone a lui sconosciute, che lo avevano caricato su un’autovettura e condotto in un appartamento poco distante, dove lo avevano trattenuto per ore, malmenandolo e seviziandolo con un coltello, procurandogli ferite da taglio sul cuoio capelluto al fine di indurlo a consegnare loro 200mila euro.

L’INDAGINE E L’ARRESTO – L’uomo, rapinato dell’orologio e dei soldi che aveva con sè, fu rilasciato in stato confusionale in strada e ricoverato in ospedale per le ferite riportate. I Carabinieri hanno ricostruito che il sequestro era stato organizzato al fine di attuare un recupero crediti per conto terzi, inducendo in tal modo, con violenza e minacce, l’uomo a restituire i soldi pretesi a seguito di un prestito usurario e di un affare finito male. Arrestati anche i tre mandanti della spedizione punitiva, tra i quali una donna 31enne romana nell’appartamento della quale, in un lussuoso condominio del quartiere Eur-Torrino, è avvenuto il pestaggio ad opera di cinque pregiudicati, assoldati e usati come picchiatori.

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