Oggi il giudice civile Gianluca Sciarrotta ha accolto il ricorso proposto da Manuela Scalco, ex convivente di Pasquale Leonardo, il noleggiatore morto tredici giorni dopo una violenta aggressione subìta il 7 dicembre 2006 dal tassista (ed ex pugile) Alessandro Migliazza.
Il Comune e la Camera di Commercio capitolini dovranno risarcire con quasi 200 mila euro la donna.
LA SENTENZA – Il giudice ha ritenuto fondata la domanda risarcitoria, sostenendo sussistente «a carico dell’Amministrazione capitolina un chiaro dovere di vigilanza sui titolari di licenza di taxi» e ritenendo che la Cciaa abbia avuto «una grave omissione in ordine alla tenuta dell’Albo», rimanendo inerte nonostante avesse avuto cognizione «dei carichi pendenti di Migliazza» e avviando il procedimento di cancellazione dall’Albo «solo dopo il tragico evento del 7 dicembre 2006». Stessa conclusione per il Comune, il quale «a fronte di reiterate segnalazioni sulla condotta del Migliazza non risulta abbia assunto alcuna iniziativa di verifica».
LA LITE – Migliazza è stato condannato in via definitiva per omicidio preterintenzionale: l’aggressione all’autista ncc scattò dopo una lite scoppiata per accaparrarsi alcuni turisti ospiti di un albergo vicino al Quirinale. Leonardo era il conducente di un’autovettura a noleggio con conducente, mentre Migliazza era titolare di una licenza taxi.