Bloccato Taxi abusivo per coreani. I passeggeri: siamo tutti parenti

L'ultimo episodio ha visto protagonista uno straniero di 28 anni. Per lui in corso il procedimento di espulsione

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Bel colpo della polizia municipale del Comune di Roma. Un cittadino Coreano trasportava suoi connazionali su un Van. Sprovvisto di patente e del permesso di soggiorno, è stato denunciato dai vigili. Per lui immediato il pfrovvedimento di espulsione.

Iniziano a cadere nelle maglie della Squadra Vetture anche nuovi servizi di Taxi abusivi espressamente dedicati alle comunità straniere. Un mercato fiorente difficile da combattere, del quale gli agenti sono al corrente da tempo, e che coinvolge un numero considerevole di soggetti bengalesi, cinesi e anche coreani. Si tratta di servizi di taxi completamente abusivi da e per gli aereoporti, servizi favoriti dai grandi flussi migratori e turistici.

Organizzazioni preposte contattano preventivamente i viaggiatori, organizzando i percorsi: all’arrivo nelle stazioni gli stranieri sanno già come comportarsi e dichiarano, complice l’idioma e le gestualità particolarmente difficili da capire agli agenti accertatori, che sono tutti “amici” o “parenti” e quindi non clienti paganti. Una attività totalmente illegale che gli uomini del GPIT (Pronto Intervento Traffico) tentano comunque di combattere con tutti i mezzi a disposizione.

La settimana scorsa l’ennesimo caso: un uomo di 28 anni, coreano, è stato fermato mentre trasportava quattro suoi connazionali, oltretutto sprovvisto di patente: entrato in Italia ad agosto dello scorso anno, risultava sprovvisto di permesso di soggiorno ed esibiva una patente internazionale contraffatta. L’uomo è stato denunciato per guida senza patente, uso di atto falso, e reato contro le leggi sull’immigrazione. E’ tuttora oggetto di un provvedimento di espulsione.

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