Spazi sociali, sgomberato lo Scup a via Nola. Mobilitazione al cinema Aquila

Ingente afflusso di forze dell'ordine sul posto

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Una palestra, una web radio, una osteria e anche una biblioteca. Tutto questo negli ultimi anni era diventato lo Scup, acronimo di “Sport e cultura popolare”, l’edificio  di competenza pubblica dapprima abbandonato, poi occupato e utilizzato a scopi sociali nel popoloso quartiere di San Giovanni, a due passi dalla grande Basilica dei romani.

Questa mattina intorno alle cinque e trenta le ruspe sono arrivate, insieme a un imponente spiegamento di forze dell’ordine, per svuotare e demolire la struttura. A quasi tre anni dalla prima occupazione, e dopo il rientro nella struttura dopo lo sgombero del 2013 questa volta l’intervento sembra più massiccio: c’è tensione tra le persone giunte sul posto e in molti la speranza di non mettere la parola fine su questa esperienza di cultura dal basso.

Intanto anche in un altro quartiere popolare del centro, al Pigneto, un’altra esperienza sociale corre il rischio di chiudere: è quella del cinema Aquila dove tre giorni fa è arrivata la notizia di un atto di revoca della concessione della struttura da parte del Comune di Roma al consorzio Sol.Co Roma che lo gestiva, con tre anni di anticipo sulla regolare scadenza. Il centro culturale, ha avuto un solo mese di preavviso e il 9 giugno dovrebbe andarsene. Da quel momento è scattata la mobilitazione per salvare il cinema e la cultura indipendente che in questi anni hanno arricchito il quartiere del Pigneto.

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