Sono stati arrestati questa mattina dalla polizia i due ragazzi rom ricercati per l’incidente avvenuto la scorsa settimana alla fermata metro Battistini di Roma: finendo con la loro auto sulla folla per sfuggire alla polizia, i due avevano provocato il ferimento di otto persone e la morte di una donna filippina di 44 anni. Secondo quanto si è appreso, i due, che sarebbero fratelli, sono stati rintracciati e catturati dalla squadra mobile in un campo agricolo, in zona Massimina. L’area si trova sull’Aurelia, non distante, dai due campi della Monachina e di Casal Lumbroso dove si trovano i loro familiari, già al centro di perquisizioni e accertamenti delle forze dell’ordine.
LA SODDISFAZIONE DI ALFANO – Soddisfazione è stata espressa dal ministro dell’Interno Angelino Alfano. «Sono stati individuati dalla polizia – ha detto – e condotti in questura, a Roma, i due rom che sarebbero stati a bordo dell’auto pirata, causa dell’investimento mortale nei giorni scorsi. Si tratta di due ragazzi di 17 e di 19 anni, il primo sembra fosse alla guida. Ringrazio la Polizia per le indagini scrupolose e per l’impegno messo, che hanno consentito di arrivare all’obiettivo».
LE CONGRATULAZIONI DI MARINO – “Mi congratulo con le forze dell’ordine – ha invece detto in una nota il sindaco Marino -, il Prefetto e il Questore che, lavorando giorno e notte, hanno assicurato alla giustizia i responsabili di tanto dolore, coloro che hanno strappato Corazon Abordo al marito, alle figlie e a tutta la sua famiglia, devastando le loro vite. Rinnovo il mio sentimento di vicinanza ai suoi familiari e a tutti gli altri feriti: persone comuni che rientravano da una giornata di lavoro in un quartiere della nostra città, dove italiani e stranieri vivono fianco a fianco in pace. Chi vive al di fuori della legge non può trovare spazio nella nostra città e nel nostro Paese e il Campidoglio si costituirà parte civile nel processo contro queste persone”.
E QUELLE DI ZINNGARETTI – Anche il governatore del Lazio Nicola Zingaretti si è complimentato con le forze dell’ordine, esprimendo nuovamente il suo profondo cordoglio per la vittima. “Niente potrà colmare il vuoto di questa scomparsa – ha detto -, ma credo comunque che l’operazione portata a termine oggi, rappresenti un passo decisivo sulla strada della giustizia e della legalità”.
OMICIDIO VOLONTARIO – I due fratelli fermati rischiano adesso l’accusa di omicidio volontario. Per l’incidente, costato la vita alla donna filippina, è già in carcere la ragazza 17enne che si trovava in macchina con loro e che deve rispondere di concorso in omicidio volontario; la giovane era stata presa subito dopo lo schianto. Uno dei due fratelli in auto con lei durante l’incidente è suo marito: la coppia ha un figlio di 10 mesi.
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