Baby squillo ai Parioli: il marito della Mussolini verso il processo

Inchiesta sulla prostituzione minorile. Chiesto rinvio a giudizio per Floriani

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Da uno a sei anni. Questa la condanna che rischia Mauro Floriani, marito di Alessandra Mussolini, secondo l’articolo 600 bis del codice penale. Al termine dell’inchiesta sui clienti del caso baby squillo ai Parioli, relativo alla prostituzione di due minorenni italiane, la procura ha chiesto infatti per lui il rinvio a giudizio.

L’ACCUSA – Secondo l’accusa, Floriani era cliente di una delle due giovanissime che si prostituivano in un appartamento nel quartiere Parioli, malgrado fosse consapevole della loro minore età. L’avviso di chiusa inchiesta è stato notificato a ventidue persone che hanno avuto rapporti con le “baby squillo”. Altri undici indagati hanno invece scelto di patteggiare la condanna a un anno di reclusione. Per tutti, l’accusa è identica a quella avanzata nei confronti del marito della Mussolini.

IL CASO PARIOLI – Il caso era esploso nell’autunno del 2013, scuotendo letteralmente la Capitale. Il 28 ottobre i carabinieri del nucleo investigativo eseguirono un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Roma, Maddalena Cipriani, su richiesta dei pm Maria Monteleone e Cristiana Macchiusi, nei confronti di cinque persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di sfruttamento della prostituzione, esercitata da due ragazze italiane minorenni in un appartamento di viale Parioli. Tra gli arrestati figuravano Mirko Ieni, considerato l’organizzatore del giro, e la madre di una delle due ragazze. A dare impulso alle indagini era stata invece la madre dell’altra minorenne coinvolta, che si era rivolta ai carabinieri. Per quel caso sono già stati condannati gli otto organizzatori: la pena più elevata, dieci anni di reclusione e 60mila euro di mult, è stata inflitta a Mirko Ieni.

 

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