L’amore, si dice, non ha età. E, a quanto pare, anche i reati legati a una distorta idea di amore non risentono, purtroppo, di limitazioni anagrafiche. Come nel caso di un ottantenne romano, arrestato ieri dagli agenti di polizia per atti persecutori.
PEDINAMENTI E DISPETTI – L’uomo, dopo una relazione avuta con una donna di 65 anni, durata tre anni, e terminata nel mese di luglio per volere di lei, non si era rassegnato alla decisione e aveva iniziato a infastidirla. Telefonate a tutte le ore del giorno e della notte, appostamenti sotto la sua abitazione, pedinamenti, danneggiamenti e dispetti di ogni genere erano diventati sempre più frequenti. Negli ultimi tempi inoltre, l’uomo era solito importunare anche la figlia della vittima, che in più di un occasione se lo era ritrovato davanti, mentre era in attesa delle proprie figlie minori all’uscita di scuola, implorante di intercedere per lui e di convincere la madre a tornare insieme.
LE VIOLENZE – Dopo vari tentativi, sia da parte della 65enne, sia da parte di figli e parenti, di riportare l’uomo alla calma e di fargli assumere un comportamento più consono, nella mattinata di ieri, dopo l’ennesimo episodio di violenza, durante il quale, a farne le spese sono stati il figlio e il genero della vittima, presi letteralmente a schiaffi dallo stalker, gli stessi hanno chiamato la polizia. Gli agenti del reparto volanti, intervenuti a seguito della segnalazione al 113, dopo aver identificato l’uomo lo hanno accompagnato negli uffici del commissariato San Giovanni e, a seguito dell’ennesima denuncia sporta dalla 65enne, che ha raccontato agli investigatori mesi di soprusi subiti, tutti scrupolosamente annotati su un diario, lo hanno arrestato.
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