Ennesimo episodio di omofobia a Roma: una ragazza di 16 anni veniva picchiata dalla famiglia con pugni, cinghiate e non solo per essersi dichiarata omosessuale. La procura è intervenuta dopo numerose segnalazioni e ha salvato la ragazza dalle grinfie di mamma, papà e sorella.
VITA IMPOSSIBILE – Come riporta ilmessaggero.it, la giovane minorenne non poteva uscire di casa da sola, le era stato sequestrato il telefono, veniva accompagnata da una “scorta” a scuola ed era costantemente offesa dalla famiglia. Questi episodi vanno avanti da uno specifico giorno del 2014, in cui i genitori sono stati informati dai parenti che la figlia aveva una relazione con una compagna di classe di cui si era innamorata. Dopo un breve periodo in cui la famiglia non rivolgeva la parola alla giovane sono cominciate le “punizioni”.
LA PENA – Il gip ha ordinato ai familiari della ragazza di non avvicinarsi a meno di 400 metri da lei (“il movente è discendente da stati emotivi e pregiudizi culturali contro l’omosessualità” è riportato nell’ordinanza).