Immigrazione, la polizia scopre a Roma un business illegale

Permettevano ai clandestini di godere dei benefici della legge per la regolamentazione di colf e badanti. Questa mattina arrestato il capo banda a Centocelle

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Consentivano a molti cittadini extracomunitari e clandestini di usufruire, senza averne diritto, dei benefici previsti dalla legge di condono per la regolarizzazione di colf e badanti e dei flussi migratori annuali.Si tratta di una banda di pregiudicati, cinque romani, un anconetano (residente a Roma) e un genovese, arrestati con l’accusa di favorire l’immigrazione clandestina. L’attività illecita è stata scoperta nel 2011 dal polizia giudiziaria durante le intercettazioni telefoniche effettuate in un’altra indagine e portata a termine questa mattina con l’arresto, da parte dei carabinieri della compagnia Roma Eur, del capo sodalizio nella sua abitazione a Centocelle.Ad aggravare la situazione, la scoperta in camera della figlia (21enne, indagata per favoreggiamento e ora arrestata per detenzione illegale di arma) di una pistola Beretta 92FS con matricola abrasa, numerose munizioni, diversi caricatori, due passamontagna, una scatola di guanti in lattice e un coltello con una lama di 20 cm.Oltre ai sette arrestati sono state denunciate a piede libero altre 27 persone, tra cui due donne, coinvolte a vario titolo nelle attività illecite del sodalizio. Ognuno aveva un ruolo preciso: dal reperimento degli stranieri e dei finti datori di lavori, alla compilazione dei moduli.La documentazione prodotta per ogni singola pratica individuata, acquisita in copia e attentamente analizzata, si è dimostrata falsa nella maggior parte dei casi. In particolare i documenti principalmente falsificati erano i cud con i quali si attestava falsamente di percepire un reddito che in realtà era inesistente.Il giro d’affari del sodalizio criminale era di circa 30.000 euro al mese.

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