Dieci giorni di chiusura per far calmare le acque dopo notti troppo agitate. Così la scorsa notte, a Roma, gli agenti del commissariato Tor Carbone hanno notificato il provvedimento di cessazione e contestuale sospensione per 10 giorni, dell’attività di un circolo privato in zona Ardeatina, emesso dal questore di Roma, Fulvio della Rocca. Il locale, un circolo privato frequentato soprattutto da giovani facenti parte della comunità bengalese, negli ultimi mesi è stato oggetto di vari esposti. Tumulti notturni, continue liti sfociate a volte anche in risse, schiamazzi e ubriachi in strada.
Tutto questo accompagnato da un crescendo degrado dovuto alla presenza di spazzatura lasciata in strada dagli avventori del locale. Nel corso degli accertamenti fatti dagli agenti di Polizia, sono stati effettuati alcuni controlli e in una occasione i poliziotti hanno rinvenuto anche alcune dosi di cocaina. Il continuo monitoraggio del locale, ha portato anche alla rilevazione di diverse violazioni amministrative dovute alla somministrazione al pubblico di alimenti e bevande senza la prevista autorizzazione del Comune. Le porte del locale infatti, lasciate appositamente aperte, hanno ingenerato nei passanti la convinzione che il locale fosse un esercizio commerciale aperto a tutti.
L’epilogo della vicenda si è avuto il 17 settembre scorso. Nel corso di una rissa tra numerosi cittadini bengalesi, frequentatori abituali del circolo, alcuni dei quali trovati con coltelli e catene in acciaio, sono stati arrestati. Tra questi anche il presidente e il vicepresidente del locale. La chiusura di questo locale, segue l’analogo provvedimento di sospensione e chiusura di una sala, avvenuta proprio qualche giorno fa, dove gli avventori, si cimentavano nel gioco clandestino del poker texano.
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