L’intervento, senza esitazione, di due carabinieri, liberi dal servizio e in abiti civili, in forza alla stazione di Roma Quirinale, ha permesso di sorprendere in flagranza del reato di furto aggravato e di arrestare contemporaneamente sette giovani nomadi “manoleste” attive all’interno della stazione metropolitana “Castro Pretorio”. All’altezza di una porta d’ingresso di un vagone della metropolitana, la coppia di carabinieri, un uomo e un donna passati inosservati alle malviventi, hanno notato il gruppo di giovanissime che accerchiavano un turista 20enne di nazionalità cinese mentre saliva a bordo del convoglio creando il presupposto per derubarlo.
LA TECNICA DELL’ACCERCHIAMENTO
Nello specifico, il gruppo di donne, organizzato come una vera e propria banda, agiva usando la tecnica dell’accerchiamento, nota anche come tecnica dello spintone, che consiste nell’accerchiare e derubare il turista malcapitato in procinto di salire a bordo del convoglio e scappare con l’aiuto di due complici che hanno il compito di bloccare le porte automatiche del treno con i piedi.
L’INTERVENTO DEI MILITARI
Grazie all’intervento dei due carabinieri, le sette giovani donne sono state bloccate e con l’aiuto di colleghi intervenuti sul posto, portate in caserma mentre l’intera refurtiva è stata restituita al giovane turista, scongiurando altresì che il malcapitato rimanesse incastrato tra la banchina e il convoglio con conseguenze drammatiche. Le donne maggiorenni sono state sottoposte agli arresti domiciliari in attesa del processo mentre tre minori sono state accompagnate nel centro di prima accoglienza di via Virginia Agnelli. Dell’insidioso e dinamico gruppo, oltre alle sette nomadi bosniache, tutte domiciliate presso il campo di Castel Romano, facevano parte anche tre minori di 14 anni, non imputabili, circostanza che ha fatto scattare la doverosa denuncia a carico dei loro genitori per il reato di abbandono di minori. La felice intuizione dei due bravi e attenti carabinieri è stata salutata con soddisfazione dai viaggiatori presenti al fatto.