Un morto per strada non passa mai indisturbato. Specie quando il caso si scontra con una ricca casistica e un credo popolare: «Poteva essere evitato». La tragedia di ieri a San Cesareo (vedi link in basso) ha infuocato il dibattito sul web. Numerosi i messaggi rivolti alla posta di Cinquequotidiano.it, al sindaco e all'Amministrazione comunale.
Il "condominio San Cesareo" propone l'installazione di semafori pedonali. «Tutti i giorni i passanti verificano la mancanza di sicurezza in quel punto, punto in cui passa sempre il più prepotente – si legge in post del gruppo. Eppure se non ci scappa il morto fanno sempre tutti finta che le problematiche non vadano risolte. Rivolgo il mio saluto alla Signora, che è una mia condomina».
Anche la signora Maria, residente a poche centinaia di metri da quelle strisce "maledette" di via Casilina, grida il suo sdegno. «Ogni giorno porto i miei bambini a scuola o alla villetta e abbiamo paura. Sembra in certi momenti della giornata un tiro al bersaglio. C'è molta visibilità ma i segnali stradali di centro abitato sembrano nascosti e passano indisturbati».
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La questione di un deterrente alla velocità in via Casilina è stata una delle questioni più discusse nel Consiglio comunale in questi anni. «Abbiamo affrontato il problema più volte – commenta l'ex sindaco Angelo Pera. Il semaforo è stato subito scartato perché creerebbe una congestione del traffico. Da tempo si parla di rotatoria ed è ora che si realizzi. Certo – aggiunge – ci sono molte difficoltà non ultima quella relativa al commissariamento della Provincia, per cui non abbiamo a oggi referenti politici».
E il problema viene condiviso anche dall'attuale primo cittadino. «C'è già un progetto pronto per una nuova rotatoria e abbiamo presentato la richiesta di finanziamento – dice Pietro Panzironi. Il problema è che gli investimenti sono bloccati. Da parte nostra possiamo dire che con l'apertura della nuova tangenziale da via Monte di Casa il traffico si ridurrà almeno della metà. Siamo però fermamente convinti che c'è bisogno di un intervento in quell'area – aggiunge – e confidiamo in un pronto sostegno delle istituzioni sovracomunali».
Carmine Seta