Era pubblicizzato come circolo privato, con regolare tenuta dei registri degli associati, ma nelle stanze del villino di Artena, paesino a sud est della Capitale, in realtà andavano in scena incontri sessuali con le entreneuse. Una sorta di “porto franco”, dove era possibile anche il libero consumo di droghe.
Per questi motivi, nella tarda serata di ieri, al termine di un’attività di indagine, un 50enne italiano, gestore del circolo, è stato arrestato dai carabinieri di Valmontone e Artena con le accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Da una prima ricostruzione dei fatti, è emerso che l’uomo, dopo essersi assicurato il pagamento delle prestazioni a luci rosse delle “sue” ragazze, gestiva i loro incontri con i clienti più affezionati. Al momento del blitz, un cliente è stato addirittura sorpreso mentre stava sniffando delle strisce di cocaina.
La perquisizione, scattata subito dopo nel locale, ha consentito ai carabinieri di sequestrare alcune dosi di cocaina trovate nella disponibilità del gestore del circolo, che ne curava la distribuzione a qualche cliente particolarmente esigente. A finire nei guai è stato anche un addetto alla sicurezza del “circolo”, che è stato denunciato a piede libero con le stesse accuse del suo principale.
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