Frascati, tangenti per assicurarsi la camera mortuaria

Nell'indagine dei carabinieri di Monterotondo sarebbe coinvolto il sindaco di Sacrofano, Tommaso Luzzi

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Il sindaco di Sacrofano Tommaso Luzzi, ex consigliere regionale del Pdl, al centro di una bufera giudiziaria: sembrerebbe coinvolto in un traffico di tangenti per decine di migliaia di euro, pagate da un titolare di un’agenzia di pompe funebri per assicurarsi la gestione della camera mortuaria di Frascati.

La lunga e capillare indagine condotta dai carabinieri della compagnia di Monterotondo inizia nel 2011, quando il primo cittadino sarebbe stato raggiunto da una richiesta di arresto, poi annullata, e farebbe emergere  un intreccio di raccomandazioni e assegni verso esponenti politici del centrodestra romano.

Secondo l’accusa l’uomo si sarebbe rivolto per un aiuto nei suoi affari finanziari al sindaco di Sacrofano Tommaso Luzzi. I soldi incassati illecitamente sarebbero stati usati, sempre secondo il pubblico ministero Giuseppe Mimmo, per finanziare appuntamenti politici ed elettorali, ma anche per viaggi e acquisti di mobili, ed alcuni assegni risulterebbero incassati dalla madre del primo cittadino.

Il sindaco Tommaso Luzzi respinge tutte le accuse.

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