Tivoli, superboss della ‘ndrangheta in fuga. Caccia a Mammoliti

Paura alle Terme. Si tratta di un latitante pericoloso. Era soprannominato il play boy di Castellace

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saro mammoliti

Stava scontando gli arresti domiciliari in una località protetta a Tivoli Terme il superboss Saverio Mammolliti oggi sulle pagine di tutte i giornali dopo la sua fuga. I carabinieri di Tivoli hanno bussato alla porta dell’appartamento per notificargli la sentenza con la quale il gup di Reggio Calabria lo aveva condannato a dieci anni per estorsione. Poi hanno forzato la porta ma di Mammoliti non c’era traccia.

FUGA DOPO LA CONDANNA – Il capo-cosca di Oppido Mamertina aveva appena ricevuto una condanna a 13 anni e 10 mesi per estorsioni e danneggiamenti su terreni che erano stati confiscati al suo clan e finiti alla cooperativa Libera. Ben 640 ulivi secolari tagliati nella Valle del Marro della piana di Gioia Tauro per vendetta. La notizia pubblicata da l’Ora di Calabria, risale allo scorso 30 gennaio. Il procuratore distrettuale di Reggio Calabria Cafiero de Rao l’ha confermata.

IL PLAY BOY DI CASTELLACE – Saro Mammoliti è un personaggio criminale di lungo corso, protagonista di pagine di storia di ‘ndrangheta. Ex playboy di Castellace, è stato accusato e poi prosciolto del rapimento di Paul Getty III. Il suo nome è anche legato alla vicenda della baronessa Teresa Cordopatri. Dopo aver ordinato l’omicidio di Antonio Cordopatri perché non voleva cedergli le terre, il boss Mammoliti riuscì a impossessarsi delle proprietà della famiglia, ettari di uliveto e agrumeto. Teresa Cordopatri per protesta decise di incatenarsi davanti al Tribunale di Reggio Calabria e dopo sei giorni ottenne l’annullamento del provvedimento e tornò in possesso delle sue terre.

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