Guidonia, lacrime e commozione ai funerali del piccolo Francesco

«Quando ci rivedremo non ci sarà il pargoletto, che ha avuto poca storia». Le parole del parroco. Intanto la procura apre un'inchiesta per omicidio colposo

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Valerio Stella

«Quando ci rivedremo non ci sarà il pargoletto, che ha avuto poca storia, ma un uomo nel fiore, al meglio delle sue potenzialità». Le aprole di padre Emidio Alessandrini scuotono i fedeli ai funerali del piccolo Francesco, il bambino morto lunedì scorso, soffocato da un hot dog mangiato al ristorante Ikea di Porte di Roma.

GRANDE PARTECIPAZIONE –  In tantissimi alla cerimonia, celebrata dal parroco e scandita dai canti dei ragazzi della parrocchia di Colleverde di Guidonia. . «Non lasciateli mai soli – ha chiesto un’amica della famiglia, dal pulpito – perché hanno bisogno d’amore».

UNA MORTE ASSURDA Per spiegare una morte assurda come questa, ha affermato a Repubblica –  «si può solo fare come diceva Padre Pio: sforzarci a guardare il disegno di Dio, incomprensibile per noi, dal suo punto di vista». Ma rimangono dolore e incredulità per l’addio a «super FRA, mio piccolo grande capo», come recita lo striscione dedicatogli da «Papino» e appeso alla destra dell’altare. Tanto che la procura di Roma ha deciso che procederà per omicidio colposo in relazione alla sua morte. «Non sprecare l’unica vita che abbiamo»: l’invito di padre Emidio dall’altare è stato in un certo senso raccolto dai genitori che hanno donato alcuni organi del bambino a tre piccoli pazienti, convinti, ha detto Alessia al termine della messa, che «lui, anima generosa, l’avrebbe fatto». Francesco, invece, dovrebbe essere sepolto a Prima Porta.

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