Zagarolo, picchia e rapina la ex in pieno centro

Non si era rassegnato alla fine della relazione. Trentaquattrenne in manette

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Si nascondeva a Zagarolo uno dei feroci assassini che avevano massacrato a colpi di arma da fuoco due cugini nel milanese. Nella mattinata odierna, i carabinieri del comando Provinciale di Milano, affiancati da quelli dei comandi provinciali di Roma e Lucca e, in stretto coordinamento con i collaterali organi di polizia belga e albanese, attraverso il servizio per la cooperazione internazionale di polizia, hanno arrestato quattro persone ritenute responsabili dell'omicidio di quei due cugini albanesi, avvenuto la sera del 10 novembre 2016 a Canegrate, in provincia di Milano. I due erano stati trovati morti a bordo di un'auto ribaltata e crivellata di colpi. LA CATTURA A ZAGAROLO Gli arrestati facevano parte di un gruppo criminale attivo traffico e spaccio di stupefacenti e uno di loro si nascondeva nel Comuni di Zagarolo, in provincia di Roma. E lì è stato catturato. LA MERCE SEQUESTRATA Nel corso delle varie perquisizioni sono stati sequestrati un revolver calibro 38 con matricola abrasa e 19 cartucce (verosimilmente una delle due armi utilizzate nell’agguato) oltre a 18 dosi di cocaina e più di 15.000 euro in contanti, provento dell’attività di spaccio. GLI ARRESTATI Gli arrestati, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, sono stati portati al carcere di Busto Arsizio (Va).

La scorsa serata la Stazione Carabinieri di Zagarolo  ha tratto in arresto un cittadino trentaquatrenne romeno  per atti persecutori e rapina nei confronti di una donna sua connazionale. Presso la locale Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Palestrina sono giunti nella serata di ieri delle segnalazioni relativamente ad una donna apparentemente scippata da un uomo sulla pubblica via nel piccolo comune prenestino di Zagarolo.

L’AGGRESSIONE E LA RAPINA – I carabinieri della locale stazione immediatamente allertati grazie all’intervento di un passante riuscivano poi ad individuare l’uomo, a bloccarlo e ad accompagnarlo presso il Comando per gli accertamenti di rito. Mentre la donna veniva fatta trasportare dall’ambulanza presso il locale nosocomio di Palestrina poiché l’uomo romeno nel tentativo di aggressione le strappava la borsa strattonandola, i carabinieri cercavano di ricostruire da subito la dinamica di tale violenta aggressione.

LA RELAZIONE PASSATA – Dagli accertamenti esperiti emergeva che l’uomo romeno conosceva bene la vittima da circa 7 anni e che insieme alla stessa donna aveva intrattenuto in passato una relazione sentimentale. La relazione nel tempo però era degenerata poiché l’aggressore si era mostrato talmente geloso e possessivo da diventare violento in più di una circostanza. Nonostante poi la donna avesse detto al suo ex di non essere più interessata, l’uomo continuava a cercarla e a telefonarle in continuazione. Tale condizione psicologica aveva portato la donna a cambiare in maniera incisiva il proprio stile di vita. La donna infatti oltre a cambiare la propria utenza telefonica aveva cambiato anche il proprio lavoro. Nonostante la donna era riuscita a mantenere “segreto” il proprio indirizzo l’uomo nella giornata di ieri  riusciva comunque a sorprenderla presso la fermata dell’autobus a Zagarolo ed aggrendendola cercava di impossessarsi della borsa per strapparle il cellulare e verificare se la donna avesse relazione sentimentale con qualcun altro. A seguito di perquisizione personale l’uomo veniva trovato in possesso del bancomat della donna e per tale motivo veniva dichiarato in stato di arresto per rapina e stalking. Il fermato, espletate formalita’ di rito, è stato condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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