Il sequestro amministrativo di oltre 150 prodotti è il risultato dell’ennesima operazione anti abusivismo commerciale condotta a Ciampino dalla polizia locale presso il mercato settimanale.
L’OPERAZIONE – Gli agenti, impegnati come ogni mercoledì nei controlli a tutela del consumatore tra gli oltre 200 banchi presenti, hanno accertato ieri la presenza di una decina di venditori abusivi – tutti di nazionalità straniera – i quali sono immediatamente scappati abbandonando a terra la merce posta in vendita (foulard, borse, occhiali, bigiotteria, custodie per cellulari, ecc.). Tutti i prodotti posti sono stati posti sotto sequestro amministrativo. Dal successivo esame della merce, è stato accertato che la stessa era di pessima qualità, ed in parte potenzialmente nociva per la salute di chi l’avesse utilizzata, come ad esempio nel caso degli occhiali.
ABUSIVISMO – L’attività di repressione dell’abusivismo commerciale, che nel corso degli ultimi ha portato al sequestro di migliaia di prodotti e a decine di sanzioni amministrative e denunce penali, continua, da parte del Comando di Polizia Locale, sia a tutela del consumatore che degli operatori commerciali regolari. Per abusivismo commerciale si intende l’esercizio del commercio sia in sede fissa che ambulante senza le prescritte autorizzazioni e relative iscrizioni di legge quale Camera di Commercio, Inps ed altre. La posizione del venditore abusivo è di gran lunga superiore nei confronti del commerciante regolare; infatti, pone il primo in una posizione di privilegio (illegale) nei confronti del secondo non avendo l’obbligo (e quindi evadendo) di pagare le tasse, i contributi, l’iva in quanto persona sconosciuta al fisco. L’abusivo può permettersi di vendere la propria merce, spesso di qualità pessima, ad un prezzo inferiore generando una vera e propria “concorrenza sleale” e mettendo in questo modo in difficoltà chi, con sacrificio, si comporta in maniera corretta e leale, come tutti quei commercianti che pagano regolarmente le tasse anche in questo periodo di crisi.
INTERESSI CRIMINALI – Dietro l’abusivismo (e anche dietro la contraffazione) si nascondono spesso tristi realtà e interessi criminali. Si sfruttamento i bambini dei paesi poveri, costretti a lavorare in cambio di pochi soldi piuttosto che giocare o studiare; si utilizzano, come merce, i clandestini per produrre prodotti contraffatti spesso in laboratori illegali e con sistemazioni fatiscenti. La legge vieta di vendere e acquistare merce irregolare. Quando si acquista un prodotto contraffatto, o da un venditore abusivo, si può pensare di aver concluso un buon affare. In realtà, si produce un danno alla collettività e si alimenta un mercato criminale che guadagnerà da quell’acquisto, oltre ad acquistare un prodotto di pessima qualità e spesso addirittura potenzialmente nocivo per la salute.
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