Il 20 maggio scorso durante un controllo notturno eseguito dal dott. Giuseppe Muratore (servizio veterinario – dipartimento di prevenzione Asl Roma G) è stata rinvenuta una partita di circa kg 52 di code di rana pescatrice, lophius piscatorius, la cosiddetta “coda di rospo”, nella quale è stata rilevata la presenza di larve di anisakidi della specie Pseudoterranova nelle masse muscolari, sia in superficie che in profondità.
LA PROVENIENZA – Le rane pescatrici, di provenienza Francia, sono state pescate nell’Atlantico Nord Orientale. IL SEQUESTRO – La partita è stata posta sotto sequestro in attesa della distruzione.
LA NOTIFICA – E’ stato prontamente notificato l’esito sfavorevole dei controlli all’Uva Lazio (Ufficio Veterinario Adempimenti Comunitari del Ministero della Salute) per i provvedimenti di competenza. La notifica è stata inviata per conoscenza anche alla Regione Lazio, al nodo regionale veterinario per i sistemi d’allerta.
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